Politica

Caso Pozzo, i socialisti finalesi: “Delusi dal partito: espulsione necessaria”

Marco Pozzo

Finale L. Una vicenda “amara” e che confermerebbe “quanto sia basso il livello di certi esponenti politici della giunta Berruti”: così i socialisti finalesi commentano il caso-Pozzo “pizzicato”, in una registrazione diffusa dal Movimento 5 Stelle, a scambiare battute non proprio edificanti (“Fissa più sedute, perché così non si guadagna un c….”) nel corso di una commissione dello scorso gennaio.

“Sono fortemente e personalmente deluso della vicenda che ci ha visto nuovamente sulle pagine di tutti i giornali, ma soprattutto sono amareggiato prima di tutto per la gestione della vicenda, che se da un lato mi conferma quanto sia basso il livello di certi esponenti politici della giunta Berruti, e di alleanze prive di ogni senso e qualità politica, dall’altro mi meraviglia l’atteggiamento tenuto dai vertici del Partito che si sono comportati peggio di un ottimo Ponzio Pilato”, esordisce Giuseppe Ferrando dei socialisti finalesi.

“Pur riconoscendo gli anni di attivismo politico del compagno Marco Pozzo – continua Ferrando – non posso non criticarne il suo comportamento indescrivibile, lui che è stato seduto su una poltrona di prestigio come quella di presidente del Consiglio del Comune di Savona, che avrebbe dovuto consolidare in lui la fede per la fiducia che il partito e i cittadini e il sindaco gli hanno concesso, ma soprattutto avrebbe dovuto rafforzare il suo attaccamento alle istituzioni e alla città, e non al meschino interesse personale”.

“Pertanto non essendovici giustificazioni a un tale comportamento, che ritengo deplorevole prima che nell’atto nel pensiero, i socialisti finalesi ritengono sbagliato l’atteggiamento della Direzione Provinciale, che ha atteso troppo per prendere una posizione netta su una vicenda che doveva essere risolta immediatamente con l’espulsione di Marco Pozzo dal partito e con le sue dimissioni da consigliere comunale in quanto non più rappresentativo di tutti i socialisti savonesi. Perciò qualsiasi altra decisione è lesiva dell’immagine del partito e di tutti i suoi iscritti”, è il parere di Ferrando e dei suoi colleghi.

Pertanto ritenendo la posizione del Direttivo ambigua e lesiva dell’immagine del partito socialista, chiediamo l’immediata convocazione di un Direttivo Provinciale allargato a tutte le Segreterie Comunali del territorio, in quanto questo episodio non è solo un problema savonese ma tocca l’immagine dei nostri rappresentanti, e dei compagni iscritti su tutto il nostro territorio, ma soprattutto annulla tutti gli sforzi che il segretario e alcuni giovani rappresentanti del Direttivo, oggi magari con scarsa esperienza, stanno portando avanti per ridare al nostro partito quel ruolo nella società della nostra provincia che per storia e cultura gli spetta di diritto, e che noi Socialisti da sempre vogliamo ci sia riconosciuto”, concludono i rappresentanti finalesi del Psi.