Savona. Un preavviso di sole 24 ore che lascia l’amaro in bocca ai 41 dipendenti della cartiera Bormida, in attesa da tempo del pagamento degli stipendi in arretrato e, soprattutto, di prospettive per il futuro. E’ quello comunicato via fax dalla proprietà alla Provincia di Savona per avvisare dell’impossibilità di partecipare all’incontro previsto per oggi a Palazzo Nervi a causa di sopraggiunti impegni.
Il tutto, dunque, si è risolto in una fumata nera e in una riunione in cui rappresentanti istituzionali e sindacati hanno ribadito quella che è la situazione in cui versa una delle tante realtà economiche a rischio del Savonese. “I lavoratori sono ancora in attesa del pagamento delle mensilità arretrate: nel corso dell’incontro del 15 marzo scorso la proprietà si era impegnata a versare almeno un acconto sui soldi dovuti ai 41 dipendenti, ma al momento non si è visto ancora un euro – precisa Fausto Dabove della Slc Cgil – In più, l’azienda oggi non si è presentata con un preavviso di appena 24 ore: la giornata, insomma, è stata tutt’altro che positiva”.
L’assessore provinciale Giorgio Sambin ha così convocato nuovamente la proprietà per martedì 3 aprile e domani i lavoratori si riuniranno in assemblea per individuare eventuali azioni da portare avanti.
“Come amministratori locali di realtà che già pagano l’attuale crisi economica, siamo fortemente preoccupati – dichiara il sindaco di Millesimo, Mauro Righello – Il panorama è quello di stipendi ‘mancati’ e blocco della produzione, nonostante si tratti di un prodotto che ha mercato e per il quale esisterebbero presupposti di crescita. Non accettiamo di veder morire una azienda così importante per il nostro territorio”.