Cronaca

Arrestato ricercato tunisino: si nascondeva nelle case sfitte di Salea d’Albenga. In manette anche un 22enne albanese

Carabinieri - Albenga

Albenga. Giornata di super lavoro, ieri, per i carabinieri ingauni. Dopo il ritrovamento del 65enne romeno morto nella sua roulotte in zona Pontelungo, probabilmente per cause naturali, i militari dell’Arma sono intervenuti, intorno alle 18,30, in regione Ruato, nei pressi della frazione di Salea, per una “presenza” sospetta.

Da qualche giorno, infatti, alcuni cittadini avevano notato un uomo entrare nelle case sfitte della zona e passarvi la notte. Di qui la chiamata al 112 e l’arrivo dei carabinieri. L’uomo in questione è risultato essere un cittadino tunisino di 42 anni (K.B.), ricercato da tempo perché deve scontare una condanna a 5 anni di carcere emessa dal tribunale di Pescara per sfruttamento della prostituzione e sequestro di persona. I fatti risalgono al 2007. Il tunisino, che sperava dunque di nascondersi qui il più a lungo possibile, è stato tratto in arresto.

Non è andata meglio ad un 22enne albanese (E.A.) il cui fare sospetto ha attirato l’attenzione di alcuni passanti che, intorno alle 20,30, lo hanno notato aggirarsi attorno alla stazione ferroviaria di Albenga senza alcun apparente motivo. All’arrivo dei carabinieri, l’uomo si è opposto al controllo dei documenti, nonostante fossero in regola, e ha cominciato a spintonare i militari e gli uomini della Polfer intervenuti per calmarlo.

La lotta con il 22enne “furioso” è andata avanti per qualche minuto e, alla fine, un carabiniere è dovuto ricorrere alle cure mediche per una contusione alle costole (dieci giorni di prognosi). Il ragazzo albanese è stato così arrestato per lesioni e resistenza a pubblico ufficiale.