Alassio. Agg.20.30 Il sigillo notarile è stato restituito ed il notaio ha potuto riprendere la sua attività professionale.
“Il notaio Valentino ha sempre sostenuto la propria estraneità agli addebiti con- testati, ricostruendo in modo puntuale e documenti alla mano, le vicende per come sono avvenute.” precisano in una nota i legali del notaio Valentino.
Il notaio Elpidio Valentino potrà tornare ad esercitare la professione. Questa mattina infatti il giudice per le indagini preliminari Donatella Aschero ha revocato, come richiesto nell’istanza dei difensori del professionista alassino (gli avvocati Giovanni Maglione e Cesare Zaccone) la misura cautelare dell’interdizione dall’attività notarile. Il gip aveva già ricevuto, nelle scorse ore, il parere favorevole alla revoca della misura anche da parte del sostituto procuratore.
Il provvedimento è arrivato perché non ci sarebbero gravi indizi di colpevolezza a carico del notaio e sono venute meno le esigenze cautelari. Già nelle prossime ore al professionista di Alassio verrà restituito il sigillo notarile che gli permetterà di riprendere la sua attività che era stata sospesa contestualmente alla notifica dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere all’imprenditore Antonio Fameli.
Sulla decisione del gip i difensori del notaio Valentino preferiscono non rilasciare nessuna dichiarazione e, nonostante abbiano ottenuto una prima “vittoria”, preferiscono restare in silenzio stampa.
Al notaio alassino, finito nei guai nell’ambito dell’operazione “Carioca” che ha portato all’arresto dell’imprenditore Antonio Fameli, viene contestato di aver rogato alcuni atti e passaggi di proprietà di società riconducibili a Fameli, ma non intestate a lui, aiutandolo così, secondo la tesi della Procura, ad aggirare le normative in materia di prevenzione. Accuse che il professionista ha sempre respinto.
