Savona. A rischio la Compagnia Unica Portuale savonese per l’esecutività di una sentenza di condanna in primo grado nel procedimento istruito da alcuni familiari delle vittime dell’amianto nel porto di Savona. Il Tribunale, infatti, caso unico in Italia, aveva condannato al risarcimento dei danni la Compagnia Unica savonese, mentre nelle altre sentenze era stato l’ente-porto ad essere ritenuto responsabile delle morti.
Ora i legali della Compagnia Unica savonese faranno ricorso in Appello, un giudizio di secondo grado nel quale sperano di dimostrare l’estraneità del Culp per le responsabilità nei decessi per malattia di ex lavoratori portuali.
2,4 mln di euro la cifra da sborsare: 1,2 mln di euro il pagamento immediato, mentre per l’altra metà è stata accettata una sospensiva in attesa della conclusione definitiva del procedimento giudiziario.
La delicata vicenda della Compagnia Unica Portuale è stata al centro di un incontro in Regione questa mattina, alla presenza del presidente della Regione Liguria Claudio Burlando, del segretario provinciale della Cgil Francesco Rossello, del capo gruppo Pd in Consiglio regionale Nino Miceli e di una delegazione del Culp savonese, preoccupata della insostenibile situazione finanziaria.
Il presidente della Regione Liguria Claudio Burlando ha preso atto della grave situazione e ha promesso di attivarsi in prima persona a livello isituzionale, senza entrare nel merito del processo giudiziario, ma solo per garantire il lavoro portuale e nel caso savonese la sussistenza economica del Culp.