Savona. E’ stato assolto dall’accusa di esercizio abusivo della professione di chiropratico per non aver commesso il fatto dopo che, contro di lui, era già caduta l’accusa di lesioni a seguito del ritiro della denuncia deciso dalla parte offesa.
Questo l’ultimo capitolo del processo che ha visto sul banco degli imputati E.M., 45 anni, istruttore in una palestra savonese che, nell’aprile 2007, era stato denunciato da una cliente che sosteneva di essere stata trattata con un massaggio nella palestra di cui l’uomo è titolare.
La donna aveva lamentato dei forti dolori al capo con nausea, sintomi di un’ernia cervicale, che, secondo la signora, erano dovuti a “manovre” dell’istruttore-chiropratico. “Preciso di non aver mai effettuato alcun massaggio, né manipolazione alcuna sui miei clienti” è stata la risposta del trainer, che è stata pienamente accolta nella sentenza.
L’accusa aveva sostenuto la tesi secondo cui l’uomo avrebbe “operato manipolazioni del capo e del collo praticando rotazione e pressioni sia con la paziente in posizione orizzontale che verticale anche in corrispondenza delle spalle” esercitando abusivamente la professione di chiropratico, senza avere la necessaria abilitazione dello Stato.
Oggi, però, ad essere accolta è stata la tesi della difesa che ha sottolineato come, nell’aprile 2007, ossia quando avvennero i fatti, non fosse stata stata esercitata alcuna “manipolazione”: motivo per cui l’accusa non ha retto. L’uomo è stato quindi assolto per non aver commesso il fatto.
