Regione. Riunioni di maggioranza aperte ai giornalisti per restituire trasparenza ai cittadini. Lo ha deciso la Regione Liguria – su input del presidente Burlando – dopo una “meta-maggioranza”, già aperta alla stampa, sulla questione e con posizioni già articolate tra i diversi consiglieri. “Abbiamo recepito le indicazioni di Burlando del 14 dicembre – ha detto Nicolò Scialfa, capogruppo Idv – d’accordo con i capigruppo. Del resto – ha aggiunto serafico, nonostante in altre precedenti occasioni abbia indicato la sua contrarietà – ha ragione il presidente, alla Camera le commissioni e la maggioranza sono in streaming”.
Quanto al Pd, oggi alle prese con lo tsunami primarie, (il consigliere Lorenzo Basso non ha partecipato perché secondo voci starebbe meditando le dimissioni), “la tendenza è stata inaugurata da Burlando a dicembre, ma quella era un’occasione particolare caratterizzata da una forte tensione politica, ed era utile che potesse essere vista e giudicata dai cittadini – ha spiegato il capogruppo Nino Miceli – la mia sensazione è che per le maggioranze ordinarie forse si possa valutare di volta in volta. Credo francamente che sia diverso anche dal punto di vista dell’interesse. Comunque da parte nostra nessuna preclusione”.
Assente l’Udc per “precedenti impegni”. Sel e Fds invece hanno rimarcato il loro distinguo: un conto è la trasparenza amministrativa, un altro è la maggioranza “atto politico”. “Nelle maggioranze si assumono processi decisionali in vista del consiglio, con la diretta tutto rischia di essere sfalsato e di fatto diventerebbe una conferenza stampa in cui ognuno porterebbe l’attenzione su quel che vuole – ha sottolineato Matteo Rossi, capogruppo Sel – non siamo contrari, ma la trasparenza è un altro discorso, e l’esigenza non nasce da problemi interni o dai rapporti con i media”. La contromossa di Sel e Fds è una proposta di legge su cui sembra esserci una convergenza di massima: una proposta di legge per l’istituzione dell’anagrafe pubblica degli eletti e la trasparenza dell’attività regionale.
In pratica, per il cittadino sarebbe possibile consultare on line tutti i dati sensibili relativi all’attività politica dei consiglieri: dagli emendamenti presentati, agli interventi in commissione. Dai finanziamenti per la campagna elettorale alla dichiarazione dei redditi. “Inoltre, abbiamo chiesto che siano aperte ai media altre riunioni dove vengono prese le decisioni più importanti, ad esempio gli incontri tra il presidente e il ministro della Salute, o con il cardinale Bagnasco. Convocheremo anche gli esponenti della giunta per discutere sulle spese per la sanità e i trasporti”.