Savona. Matteo Oddera, pattinatore dell’H.P. Savona In Line, ha preso parte allo stage organizzato da Paolo Marcelloni che si è svolto a Geinsingen, in Germania, al fine di allenarsi per migliorare le proprie capacità.
“Avevo visto su internet la spettacolare pista di Geisingen – racconta Oddera – e mi era subito venuta la voglia di vederla di persona e, se possibile, poterci pattinare. Quando i miei allenatori mi hanno accennato dell’opportunità di poterci andare, ho colto l’occasione che mi si è presentata per poter realizzare un sogno”.
“L’occasione è stato un camp di due giorni – prosegue – proprio a Geisingen. Una volta organizzati i preparativi e dopo aver affrontato sette ore di auto tra pioggia e neve, aver attraversato tre confini ed il lunghissimo traforo del San Gottardo, a tarda sera siamo finalmente arrivati in questo paesino fiabesco dove, in un panorama quasi fermo nel tempo, si stagliava illuminata l’arena! Un impianto moderno dal design spettacolare. Pizza veloce nel locale del paese condotto da italiani ed a riposare di corsa per recuperare le energie”.
“Il primo giorno – spiega Matteo – dopo un’ora circa dedicata all’ assuefazione alla pista, utile a tutti ma soprattutto a persone come me non abituate a questo tipo di tracciato, inizia l’allenamento vero e proprio che dura, tra mattina e pomeriggio, circa cinque ore. Al termine dell’allenamento mi sono reso conto che, dopo un iniziale disorientamento ed eccesiva fatica nel pattinare dovuta, come già detto, alla scarsa abitudine al tipo di pista, stavo pattinando su un qualcosa di eccezionale, non solo a mio parere ma anche secondo di tutti gli altri ragazzi presenti, tanto è vero che questa è reputata la pista sopraelevata più veloce d’Europa”.
“Una pista sulla quale, trovate le giuste traiettorie – sottolinea il savonese -, se hai da spingere ottieni velocità notevoli. La notte la trascorriamo, come la precedente, in una accogliente e caratterista foresteria di proprietà dell’arena adibita proprio ad accogliere gli atleti impegnati in pista che, come riferitoci, ha ospitato in precedenza, tra gli altri, i componenti delle nazionali tedesca e svizzera”.
“L’indomani – continua – al risveglio troviamo il paesaggio tutto imbiancato e, già appagati da questo, si inizia il secondo ed ultimo estenuante giorno di allenamento. Prove e riprove insieme a simpaticissimi ragazzi con i quali l’inglese, pur scolastico, ha aiutato a condividere le fatiche. Al termine di questo lavoro e dopo un’altro bel pranzo sempre all’interno della bellissima struttura (compreso l’apprezzato caminetto) in compagnia di tutto il gruppo si parte per tornare a casa con nel cuore un bellissimo ricordo e, nelle gambe, una bella fatica!”.
“Forse per la presenza di altri ragazzi italiani, dei tedeschi e degli svizzeri, tra i quali anche l’esuberante ed instancabile Livio Wenger campione europeo svizzero, tutti molto divertenti o forse per la particolarità del posto e della pista unica nel suo genere (pattinare al coperto mentre attraverso i vetri vedi fuori nevicare!) se fosse possibile – conclude Matteo – rifarei molto volentieri questa esperienza”.
