Laigueglia. La vita di Carlo Montaldo, pensionato laiguegliese di 60 anni, è cambiata nel settembre 2005, in quella che avrebbe dovuto essere una normale giornata autunnale, iniziata al bar con tanto di caffè e bicchier d’acqua.
La sua sorte, però, è mutata in un sorso: quello ingerito nel locale di Laigueglia in cui era solito fare colazione e in cui, per errore, i gestori gli hanno servito soda caustica al posto della minerale. Da allora Carlo ha dovuto sottoposti a diverse cure mediche, tra cui la ricostruzione dell’esofago parzialmente corroso (l’uomo è stato ricoverato per 120 giorni, tra l’ospedale Santa Corona di Pietra Ligure e un centro specializzato di Torino) e ancora oggi deve fare i conti con le conseguenze di quell’errore fatale.
Dopo la conclusione del procedimento penale che ha visto la condanna in via definitiva dei titolari del bar (P.F., 41 anni e T.E., 29) accusati di lesioni colpose, è giunta al capolinea ieri anche la causa civile che costringe i responsabili a risarcire il signor Carlo (assitito dall’avvocato Alessandro Chirivì) con una somma pari a 128 mila euro.
Denaro che forse l’uomo tarderà a “riscuotere” visto che gli ormai ex gestori del bar laiguegliese non avrebbero entrate tali da garantire un simile pagamento. Carlo ha dovuto alimentarsi per mesi solo ed esclusivamente con cibi in forma liquida e a temperatura ambiente e ancora oggi deve affrontare i danni di quel tragico “scambio” che ha fatto sì che, all’interno di una normale bottiglietta da mezzo litro di minerale, al posto dell’acqua fosse stata versata, e poi servita, soda caustica.