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Foibe, Finocchiaro (La Destra): “Il sindaco Berruti non dimentichi gli orrori del comunismo”

la tragedia delle foibe

Savona. “A pochi giorni dal 10 febbraio stupisce assistere all’assordante silenzio del Comune di Savona sul ricordo dei martiri delle Foibe. Una memoria che riguarda innocenti trucidati o costretti a fuggire dalla propria terra per il solo motivo di essere italiani. Savona ha giustamente onorato le vittime della Shoah presentando il 27 gennaio una fitta serie di incontri e spettacoli, perché non agire parimenti?”. Lo dichiara in una nota il segretario provinciale dei giovani de La Destra Andrea Finocchiaro.

“Il ricordo – prosegue Finocchiaro – è un atto di umanità e sarebbe assurdo renderlo univoco per ragioni politiche. Ritengo che la figura fatta nel corso degli ultimi anni da certi amministratori sul ricordo di Giuseppina Ghersi e di altre vittime innocenti della barbarie bolscevica non sia più giustificabile. Siccome non risulta che l’anno scorso si sia organizzato qualcosa invito caldamente il Sindaco Berruti a rettificare il suo comportamento considerando la funzione istituzionale che ricopre. Colgo dunque l’occasione per far presente al primo cittadino che nella sua città abitano numerose famiglie d’origine istriana o giuliano-dalmata fuggite alla pazzia del maresciallo Tito. Per quale motivo non condividere con loro il ricordo? La memoria a senso unico è un atto di squallida propaganda. Berruti dimostri d’essere realmente pluralista e non ostaggio dell’estrema sinistra, non dimentichi gli orrori del comunismo”.

“A prescindere dalle scelte che opererà il Comune faccio presente che La Destra ricorderà la tragedia delle Foibe il 10 febbraio alle ore 18,00 presso il monumento ai caduti di Piazza Mameli e il giorno successivo in Piazza della Vittoria a Cairo Montenotte nel corso dell’intero pomeriggio con un gazebo informativo”.

“Siccome certa sinistra da qualche anno veste i panni del giustizialismo vorrei concludere ricordando la legge n°92 del 30 Marzo 2004 nell’auspicio che non sia anch’essa obliata: “La Repubblica riconosce il 10 febbraio quale “Giorno del ricordo” al fine di conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale. Nella giornata […] sono previste iniziative per diffondere la conoscenza dei tragici eventi presso i giovani delle scuole di ogni ordine e grado. È altresì favorita, da parte di istituzioni ed enti, la realizzazione di studi, convegni, incontri e dibattiti in modo da conservare la memoria di quelle vicende. Tali iniziative sono, inoltre, volte a valorizzare il patrimonio culturale, storico, letterario e artistico degli italiani dell’Istria, di Fiume e delle coste dalmate, in particolare ponendo in rilievo il contributo degli stessi, negli anni trascorsi e negli anni presenti, allo sviluppo sociale e culturale del territorio della costa nord-orientale adriatica ed altresì a preservare le tradizioni delle comunità istriano-dalmate residenti nel territorio nazionale e all’estero” conclude l’esponente de La Destra.