Albisola S. Nuovo incontro, ieri, per discutere della difficile situazione della Fac di Albisola che, per ora, non vede spiragli concreti per uscire dalla crisi. Le parti si sono ritrovate all’Unione Industriali per dialogare sulle possibili strategie di rilancio della fabbrica albisolese: “Preso atto che le istituzioni regionali e provinciali non hanno reperito risorse per la Fac, l’azienda ha comunicato che con le risorse recuperate in questi giorni, decorando le rimanenze di magazzino, ha stanziato una somma per cercare di tacitare Sorgenia per far riaccendere il gas e acquistare alcune materie prime” spiega Alessandro Milanesi della Rsu Fac Uilcem.
L’intenzione dei vertici aziendali è quella di ripartire al più presto per non perdere le commesse acquisite, quindi i clienti. Intanto, sempre ieri, all’Unione Industriali è stata firmata una proroga della cassa integrazione per 2 settimane. “Il problema è il pagamento degli stipendi che non è stato assicurato se non prima di aver fatturato – aggiunge Milanesi -. L’azienda ci ha fatto sapere che con il sindaco Franco Orsi stanno lavorando per trovare partner così da poter risolvere la situazione”.
“Nel momento della ripresa dell’attività produttiva sarà facoltà di ognuno scegliere se lavorare o essere in cassa integrazione. La posizione della Uilcem è che se non si produce e non si soddisfano i clienti, questi sicuramente verrebbero persi, e allora anche gli sforzi della dottoressa e del sindaco Orsi per trovare risorse sarebbero se trovati invani. Vogliamo rendere noto che lo stipendio, anche se non elargito nei giusti tempi oppure in caso di fallimento, è comunque garantito” conclude Milanesi.