Savona. Due incontri ravvicinati per discutere sul tema della crisi economica savonese dopo l’annuncio dei giorni scorsi della chiusura dello stabilimento di Vado, Ocv e la protesta di ieri in cui circa 200 dipendenti dell’ex Vetrotex (ceduta da Saint Gobain alla multinazionale statunitense Owens Corning) erano scesi in piazza nella speranza di farsi sentire dalle istituzioni.
“Martedì incontriamo i sindacati e i lavoratori dell’Ocv mentre mercoledì si terrà in Comune a Vado un vertice con gli assessore regionali, Enrico Vesco e Renzo Guccinelli. Il problema dell’Ocv si inserisce in una situazione economica già molto drammatica per la provincia di Savona. Oggi nel nostro territorio possiamo ancora produrre, il governo ha fatto manovre austere chiedendo sacrifici agli italiani, per questo ci aspettiamo che ci siano anche degli interventi sullo sviluppo per renderci maggiormente competitivi. Il nostro impegno è sollecitare il Ministero del Lavoro insieme a tutti gli enti e ai parlamentari liguri” riferisce Giorgio Sambin, assessore provinciale allo sviluppo economico.
“Il problema sociale – prosegue Sambin – è una realtà e peggiorerà nei prossimi mesi, lo affronteremo con il massimo impegno e solerzia. Sull’Ocv non credo ci siano margini per una trattativa, la decisione è stata presa da parte della multinazionale, il sito non è più considerato competitivo, si spera che diventi appetibile per altre aziende”.
Su Maersk e Tirreno Power Sambin sottolinea che entrambe le soluzioni devono essere prese seriamente in considerazione dal territorio e dagli enti locali: “Se facciamo sacrifici ambientali accettando un certo tipo di impianti sul territorio bisogna avere dei riscontri occupazionali. Al sindaco di Vado Caviglia ho spiegato di aver massima sensibilità per affrontare queste problematiche. E’ necessario attrarre i potenziali investitori e fare in modo che si sentano i benvenuti”.
