Cairo. “La condanna degli ex vertici dell’Eternit di Casal Monferrato è un importante precedente per la giurisprudenza italiana ed europea. L’Italia dei Valori è in prima linea per la difesa della sicurezza e della vita dei lavoratori. E’ importante che sulla triste vicenda dei danni prodotti dall’amianto venga mantenuta la massima attenzione , anche per quelle moltissime realta’ lavorative italiane in cui c’e’ stata sicuramente un’esposizione quantitativa nel tempo e statisticamente significativa da determinare un danno per la salute pubblica , anche se fortunatamente non sovrapponibile alla tragedia di Eternit”. Lo afferma in una nota il consigliere regionale dell’Idv Stefano Quaini.
“A questo proposito il gruppo consiliare regionale di Idv promette battaglia affinché presto, anche in Liguria, possano ottenere giustizia i molti lavoratori costretti loro malgrado alla “convivenza” forzata con uno dei cancerogeni più subdoli e devastanti: l’amianto. Già in passato – spiega Stefano Quaini, presidente della commissione Sanità della Regione – ci siamo adoperati affinché i lavoratori di Ferrania del sito cairese possano quantomeno ottenere il riconoscimento dell’indennizzo per l’esposizione ad amianto. Si tratta di una battaglia di civiltà in cui è necessario fare sistema, creando i presupposti politici e legali al fine di garantire loro il riconoscimento di diritti fondamentali. Spesso sentiamo parlare di deregolamentazione del mondo del lavoro come possibile volano per l’occupazione, quando invece è necessario un serio e proficuo dibattito per rendere ancor più rigorosa e stringente la legislatura in materia di sicurezza sul lavoro. Su questioni di tale delicatezza, occorre riformulare un sistema lavoro dove il diritto di lavorare in un ambiente sano e sicuro sia la regola e non l’eccezione, traendo insegnamenti dagli errori commessi in passato” aggiunge l’esponente Idv.
“Idv con l’azione politica dell’On.Giovanni Paladini ha tentato di inserire nel recente decreto Milleproroghe un emendamento che prevedeva l’inserimento di Ferrania tra l’elenco di aziende i cui lavoratori beneficiassero dei diritti acquisiti e stabiliti per legge a seguito dell’esposizione all’amianto, che di certo nonostante la bonifica avvenuta, ha inciso ed inciderà sulla salute dei lavoratori esponendoli potenzialmente al rischio di sviluppo di mesotelioma pleurico, il cui picco avviene a venti-trenta anni dall’esposizione. Pertanto, nonostante l’azione tentata dal partito per ora non sia andata a buon fine, essendo stato respinto l’emendamento, non demordiamo ed ora piu’ che mai noi andremo avanti con una lotta sacrosanta per i diritti, proseguendo in Commissione Lavoro e Salute alla Camera con una serie di azioni per far riconoscere ai lavoratori cio’ che gli spetta” conclude Quaini.