Cronaca

Ceriale, area T1 invasa dal degrado: il cantiere fantasma perde i pezzi

Ceriale. Una fogna a cielo aperto: dopo l’ondata di maltempo, tra vento, pioggia e neve, che si è abbattuta sulla riviera, il cantiere dell’area T1 sotto sequestro ha visto aggravarsi lo stato di degrado che si protrae da tempo. Allagamenti, blocchi di cemento abbattuti contro le impalcature, intonaci distrutti, travi pericolanti, stendardi strappati. Lo scenario nella zona tra la via Aurelia e via Orti del Largo è desolante e non si prevedono sblocchi a breve termine.

Il Tribunale del Riesame aveva rigettato la richiesta di dissequestro avanzata dai legali dell’imprenditore, così anche la Suprema Corte. Il perimetro del cantiere di circa 15 mila metri quadri rimane sotto sigilli, scattati quando un’inchiesta della Procura di Savona si era concentrata sulla leggittimità complessiva della concessione edilizia rilascita per le nuove costruzioni, ipotizzando i reati di lottizzazione abusiva e falso in atti documentali.

Da qui era partito l’effetto domino che ha travolto l’intera galassia imprenditoriale Nucera, con il crac di Geo Costruzioni, la Geo Sviluppo Immobiliare, Geo Holding e Geo Srl, quest’ultima appunto dietro all’insediamento della T1, conosciuto come “Brezza di Mare”, che prevedeva una serie di palazzine, residence e alberghi. Ultima in ordine di tempo ad essere dichiarata fallita è stata la Regilco, partecipata della Geo Srl.

Dal sequestro dell’area T1 di Ceriale in poi, sono crollate le colonne dell’ex colosso imprenditoriale albenganese. Una voragine milionaria che ha visto l’arresto del braccio destro di Nucera e la fuga dello stesso “re del mattone”, secondo le ipotesi più accreditate ad Abu Dhabi, sul quale pende un mandato di cattura internazionale.

Ora nel perimetro del cantiere (privo di segnalazioni visibili di area sotto sequestro) lasciato all’incuria stagna l’acqua e cadono i pezzi e lo status dell’area, anche in vista della prossima ondata di maltempo con forti venti, potrebbe diventare ancora peggiore di quello attuale.