Cairo. “Le cronache degli ultimi giorni – dichiara il candidato sindaco de La Destra Marco Pelazza – riportano finalmente con chiarezza che anche a Cairo Montenotte l’emergenza della prima casa di proprietà è una questione di primaria importanza. Il quadro è estremamente allarmante. Da tempo La Destra denuncia che, nella città di Savona a fronte di 600 richieste l’Arte (Azienda Regionale Territoriale per l’Edilizia) dispone di ben 1300 case che però non può destinare per mancanza di fondi al fine di ristrutturarle. Ma la situazione a Cairo è ancora peggiore: si stimano una trentina di appartamenti vuoti a fronte di 200 famiglie che ancora aspettano una casa. Ne consegue che è ormai palese il fallimento del sistema case popolari. L’unica soluzione reale all’emergenza abitativa è il mutuo sociale. Tale proposta, già approvata grazie a La Destra nella Regione Lazio, garantirebbe anche qui la prima casa a tutti i cittadini di nazionalità italiana e residenti sul territorio del Comune di Cairo.”
“In poche parole, la nostra idea è quella di creare un ente regionale che costruisca case e quartieri a misura d’uomo con soldi pubblici e che venda, a prezzo di costo, questi immobili a famiglie non proprietarie con la formula del mutuo sociale: ovvero una rata di mutuo senza interesse, che non supera 1/5 delle entrate totali della famiglia, che viene bloccata in caso di disoccupazione e che non passa attraverso le banche.”
Spiega Pelazza:”Nella fattispecie la legge che proponiamo proclamerà come primo articolo la costituzione di un ente regionale chiamato “IRMS” (Istituto Regionale per il Mutuo Sociale), che si occuperà di costruire nuovi quartieri con modelli di bioarchitettura tradizionale, a bassa densità abitativa e con tecniche innovative in materia di fonti energetiche rinnovabili. L’Istituto Regionale per il mutuo sociale dovrà utilizzare per la costruzione dei nuovi quartieri i terreni gratuiti del pubblico demanio. Mentre per la progettazione dovrà bandire prestigiosi concorsi fra giovani architetti e istituti universitari di architettura e urbanistica evitando così di pagare famosi e costosi professionisti à la page come piace fare alla nostra locale gauche-caviar. Con tale meccanismo l’IRMS non paga terreni, non paga concessioni o tasse e non paga progetti. Abbatte così i costi di costruzione in maniera radicale. Del resto l’Istituto Regionale per il Mutuo Sociale in qualità di ente pubblico non deve mirare al profitto.”
“Tutto questo permetterà di vendere le case costruite al prezzo reale di costo, calcolando esclusivamente materiali edili e manodopera. Il prezzo finale per una casa di 100 metri quadrati costruita a queste condizioni è di circa 80 mila euro. Naturalmente si tratta di una bella casa, in palazzi bassi con massimo 5 nuclei familiari per palazzina, in quartieri costruiti nel verde, attorno all’uomo con rispetto per le esigenza comunitarie non certo in stile casermone sovietico.”
“Come accennato in precedenza le case di questi quartieri dovranno essere assegnate a famiglie non proprietarie di altri immobili con la formula del Mutuo Sociale. Tale mutuo equivale alla vendita a rate da parte dell’IRMS alla famiglia in questione. Non si tratta dunque di un affitto e non esiste un oneroso riscatto finale da pagare. Visto il carattere permanente del Mutuo Sociale potranno accedervi solo famiglie con cittadinanza italiana e residenti da almeno 5 anni nella regione. Per le altre rimarranno le consuete forme di assistenza alloggiativa. Inoltre, la proprietà dell´immobile acquisito col Mutuo Sociale sarà vincolata: la casa non può essere rivenduta, affittata, messa a garanzia di un prestito o ipotecata. Si tratta quindi di un´abitazione economicamente inerte che sarà utilizzata esclusivamente come abitazione per la famiglia che ne è proprietaria. Tanto per intenderci, tali abitazioni non potranno mai essere soggette né a pignoramento o confisca.”
“Siccome a Cairo, nel caso in cui si volesse realmente fronteggiare il problema in oggetto, si dovrà provvedere ad un ampliamento dell’edilizia popolare è mia intenzione portare concretamente questa proposta nelle dovute sedi. Qualora spuntassero fuori finanziamenti europei o regionali l´applicazione del Mutuo Sociale consentirebbe infine una netta diminuzione delle spese da parte dei contribuenti stessi. Infatti l’IRMS, dopo il necessario gettito iniziale, sarebbe un ente completamente autonomo sotto il profilo finanziario. Questo non solo grazie al pagamento del mutuo sociale ma anche al circolo virtuoso derivante dall´affitto dei locali commerciali sorti nei nuovi quartieri.”
“Serve però un Comune di Cairo forte, non succube della sinistra di Burlando e che intenda realmente risolvere i problemi sociali dei cittadini. Destra significa affrontare realmente i problemi sociali senza assistenzialismo parassitario, credendo nel diritto alla proprietà privata ed evitando l´onere di nuove tasse. Anche per questo saremo col nostro prossimo gazebo sabato 10 marzo in Piazza della Vittoria, disponibili a rispondere su qualsiasi domanda circa questa e le altre proposte per cui ci battiamo a Cairo”.