Economia

Aumenta in Liguria il lavoro nero, Vesco: “Al via registro imprese socialmente responsabili”

Enrico Vesco, ass. al Lavoro Liguria

Regione. Costituita in Regione la commissione per l’emersione del lavoro nero che dal 2007 al 2010 è aumentato del 26,9%. Lo ha comunicato l’assessore regionale al lavoro, Enrico Vesco al termine della riunione che è servita a fare il punto sui dati derivanti dalle attività ispettive di INPS, INAIL, Direzione regionale del lavoro. Dalle informazioni trasmesse dagli istituti coinvolti all’osservatorio del mercato del lavoro di Agenzia Liguria Lavoro è emerso che al primo semestre 2011 i lavoratori non regolari, il cui rapporto di lavoro ha fatto registrare delle infrazioni, ammontavano in Liguria a 3.774 di cui 1187, pari al 31,5%, i casi di lavoro nero che dal 2007 al 2010 è aumentato dell’11,7%.

Per quanto riguarda il dettaglio del lavoro nero la categoria più rappresentata è quella dei soggetti non registrati a libro paga che non hanno cioè una posizione assicurativa regolare, pari all’80,8% del complesso dei lavoratori in nero; seguono gli extracomunitari, pari all’8,1% e i minori di 18 anni pari all’1%.

Per i lavoratori irregolari si tratta di mancato rispetto dei riposi, degli orari, delle visite mediche. Passando all’analisi dei dati per settore di attività si evidenzia come il 47,1% delle irregolarità siano state rilevate nel terziario e nei servizi, seguito dal 39,7% del settore edile e dall’8,4% dell’industria e dell’artigianato.

Il restante 4,9% è ripartito tra il settore dell’industria manifatturiera (1,8%), dell’industria metalmeccanica (1,6%), del comparto agricolo (1,4%) e dell’industria chimica per lo 0,2%. Il 90,1% delle infrazioni sono state riscontrate nelle piccole aziende, con meno di 10 dipendenti, che caratterizzano la realtà produttiva ligure, il 9,3% nelle medie imprese e il restante 0,6% nelle grandi aziende.

“Come Regione – ha concluso l’assessore Vesco – stiamo cercando di mettere a punto un sistema di monitoraggio e dare vita ad azioni di sensibilizzazione sui temi della sicurezza e della regolarità, partendo dal mondo della scuola. Inoltre stiamo creando percorsi informativi rivolti ai datori di lavoro e ai lavoratori oltre a dare vita al registro delle imprese socialmente responsabili, per favorire la riconoscibilità delle aziende che adottano percorsi per migliorare la sicurezza e la regolarità del lavoro dei propri dipendenti, per le quali prevediamo premialità anche in termini fiscali”.