Cairo M. Lo sfogo di Veronica Meinero, l’assistente sociale vittima, un anno fa, di una tremenda aggressione da parte di Josè Francisco Galvis Formica – il 51enne italo-colombiano che, il 21 febbraio 2011, dopo essersi visto togliere i figli, è entrato negli uffici in cui lavorava la ragazza ferendola gravemente – non è rimasto inascoltato.
Le sue parole, cariche di angoscia per ciò che le è accaduto e di paura per il proprio futuro, anche lavorativo, sono arrivate forti e chiare al sindaco di Cairo Montenotte, Fulvio Briano, chiamato in causa dalla giovane, che ha parlato di un’assenza delle istituzioni. “Sono sempre stato vicino a Veronica e alla sua famiglia – precisa il primo cittadino cairese – Nessuno ha mai pensato di tralasciare il suo caso, anzi siamo ben felici che abbia deciso di tornare a lavorare nell’ufficio dove tutti l’aspettavano. Le avevamo anche proposto un impiego diverso, sempre sulla base dei servizi offerti dalla cooperativa per cui presta servizio, ma Veronica ha deciso coraggiosamente di tornare qui, e ne siamo tutti lieti”.
“Posso comunque rassicurarla: il suo contratto sarà certamente prolungato oltre la scadenza di giugno – continua Briano – Inotre, sto seguendo personalmente la pratica relativa al riconoscimento dell’indennità in qualità di vittima civile del lavoro affinché siano assicurati i relativi benefici: anche da questo punto di vista siamo piuttosto fiduciosi. Voglio esprimere la piena vicinanza a questa ragazza e alla sua famiglia. Se c’è stato qualche rinvio nei nostri incontri, non è stato certo per disinteresse”.
