Albenga. Alberto Viola, segretario provinciale La Destra Savona interviene in merito alla vicenda del consigliere della Lega Nord Mauro Aicardi, che alcuni giorni fa su Facebook aveva condiviso la frase ‘servono i forni’ commentando un articolo di IVg che aveva per protagonisti due marocchini.
“Sono letteralmente allibito per la reazione a catena scaturita dalla sparata del consigliere comunale. Certo, in ciascuna democrazia una gravità detta con leggerezza, seppur senza reali intenti d’istigazione a chissà qual genere odio, genera clamore. Ma riesce difficile non rimanere stupiti quando si coordina, come nel mio caso, un partito quotidianamente oggetto di una vera e propria macchina dell’odio che opera in completa tranquillità e, perché no, con l’avvallo dei benpensanti che in queste ore stanno stracciandosi pubblicamente le vesti”.
“Poche ore fa ho appreso che la Procura aprirà un fascicolo per istigazione all´odio razziale. La notizia del post su facebook di Aicardi ha già fatto il giro dei maggiori organi d´informazione a livello nazionale. Dietro l´angolo si allungano le ombre delle berrette frigie. Si ansima per tirare a lucido la vecchia ghigliottina ormai strumento mediatico. Lo dico e lo assicuro in quanto persona che conosce il diretto interessato, le idee e i valori che ha sempre manifestato fin dai tempi della sua affiliazione al movimento che ora rappresento. Mauro Aicardi non è il folle di Firenze, non crede nella superiorità di alcuna razza, non ha mai sparso odio. Lo testimonia la serietà del suo impegno nel Comune ingauno, il sostegno dei suoi elettori e il suo porsi con gli avversari politici. Mai come fossero nemici. Fa male veder messa in dubbio l’onorabilità e il buon nome di un onesto lavoratore. Diventa poi insostenibile quando tutto ciò è accompagnato dal triste giuoco del ‘due pesi e due misure’”.
“Sicuramente nessun fascicolo sarà aperto a carico del gruppuscolo che, solo due giorni fa in occasione della visita di Storace presso la nuova federazione savonese de La Destra, gridava a squarciagola: ‘Uccidere un fascista non è reato’. Nessun benpensante ha stropicciato il candore dei propri panni quando poco meno di quattro mesi fa ignoti scagliavano un morsetto da ponteggio contro uno dei nostri ragazzi sfiorando di pochi centimetri la tragedia. Dov’erano lorsignori quando rinvenivamo i nostri manifesti strappati a mo di monito o vernici rosse tracciavano sui muri falci e martello e intimidazioni nei nostri riguardi? Tutto ciò, sia chiaro, nel giro di pochi mesi e per il solo fatto di voler democraticamente esprimere anche a Savona le nostre idee”.
“Nessun usignolo del ricordo ha poi avuto un rigurgito di tristezza quando l’Anpi, con tanto di aiuto del Comune di Savona, ha negato un pur minimo riconoscimento alla memoria di Giuseppina Ghersi; quando si è indicato nella tredicenne, stuprata e uccisa da un manipolo di persone vissute tra ghirlande d’ulivo e quercia, una spia al soldo dei nazifascisti. Ma il nome di Mauro Aicardi è già associato a quello di Auschwitz, la mostruosità simbolo del ‘900. La pressa della pubblica morale a senso unico è già al lavoro e il suo peso avanza di ora in ora. Certamente le parole sono importanti e chi sbaglia deve renderne conto. Ma questo deve valere per tutti. Non è sacrificando il feticcio Aicardi che le coscienze potranno pulirsi. La Destra non ci sta e finché chiunque non sarà ugualmente passibile di tanto interesse circa le proprie esternazioni noi esprimeremo la nostra indistinta solidarietà a chi è già offerta sacrificale nelle mani della turba ringhiosa”.