Vado Ligure. Nel Giorno della Memoria compare sulla bacheca Facebook di Uniti per la Salute, l’associazione per la tutela ambientale nel territorio vadese e savonese al centro della battaglia anti-carbone, un fotomontaggio che mescola la foto storica del campo di concentramento di Auschwitz (con la scritta “Arbeit macht frei”) alle ciminiere di Tirreno Power.
Nell’immagine, in un primo momento approvata con un “like” dalla stessa Onlus di Valleggia, campeggia la didascalia: “Sono cambiate le maniere ma i camini?”. Da lungo tempo l’associazione si batte con molti altri comitati per scongiurare l’ampliamento della centrale termoelettrica vadese, che però, dopo un lungo iter, ha ricevuto l’autorizzazione della conferenza dei servizi a Roma prima e della giunta regionale Burlando poi.
L’azienda energetica realizzerà un nuovo gruppo da 460 MW e ricostruirà integralmente quelli obsoleti per adeguarli alla tecnologia più moderna. Un investimento complessivo 1400 milioni di euro, una parte dei quali, circa 200 milioni, destinati al settore delle fonti rinnovabili. Secondo le stime della stessa TP, gli interventi ridurranno le emissioni del 70% rispetto a quelle odierne.
Uniti della Salute, al contrario, contesta le prospettive di miglioramento ambientale (così come configurate dalle istituzioni) e dice no a qualsiasi investimento sul carbone, opponendosi a qualunque tipo di ristrutturazione dell’impianto e incoraggiando, invece, l’ipotesi della metanizzazione.
Le tesi dell’associazione riguardano anche la mortalità per tumore ai polmoni nelle zone di Vado, Quiliano e Savona, in attesa di uno studio scientifico riconosciuto che ne dimostri un legame diretto con il sito produttivo. Argomenti che sono stati espressi anche in un recente convegno organizzato a Loano dal Fli, con la partecipazione, quali portavoce delle tesi della Onlus, di Gianfranco Gervino, Renzo Briano e Roberto Suffia.
A 67 anni dal giorno in cui le truppe sovietiche arrivarono ad Auschwitz, in tutta Italia, e nel resto del mondo, si celebra il Giorno della memoria dell’Olocausto. Proprio oggi compare su Facebook una foto che assimila direttamente i forni crematori alle ciminiere presenti a Vado Ligure.
Sulla divulgazione del fotomontaggio interviene direttamente l’azienda: “Tirreno Power ha sempre mostrato consapevolezza e disponibilità nell’accettare che il dibattito sul tema dell’industria energetica, e in particolare sulle proprie attività produttive, potesse assumere talvolta connotazioni e accenti alquanto duri e aggressivi da parte di chi ha espresso posizioni critiche nei confronti della società. Tuttavia, proprio nel Giorno della Memoria, in cui si celebra anche il ricordo della Shoah, lo sterminio subito dal popolo ebraico, ci è stata segnalata la presenza sulle pagine Facebook di Uniti per la Salute di un intervento del tutto inaccettabile e lesivo non solo della reputazione di Tirreno Power ma anche, e riteniamo fatto ancora più grave, della dignità e del rispetto che una celebrazione così significativa pretende”.
“Questo intervento pubblicato da molte ore nello spazio dei sostenitori è poi stato seguito da altri contributi da parte dell’associazione che gestisce tali pagine, senza essere stato stigmatizzato o cancellato – prosegue Tirreno Power – Si tratta di un fatto inqualificabile e di pessimo gusto, lontano da ogni possibile motivazione o giustificazione. Ci sia consentito dire apertamente che è stato superato il limite del buon senso e che tale comportamento getta una cupa ombra anche sulla credibilità morale di chi accetta questo tipo di argomentazioni”.