Cronaca

Tragedia Concordia, il racconto di una francese incinta: “Siamo stati lasciati a noi stessi”

tragedia giglio

“Ho creduto di perdere il bambino quando per salvarci con mio marito abbiamo dovuto saltare da una passerella ad un’altra, da una certa altezza, in modo da poter scappare dalla nave. Per fortuna mi sono solo slogata una caviglia e il bambino mi dicono che è salvo”. Così la francese Isabelle Mougin, incinta al quarto mese, racconta la fuga dalla nave Costa Concordia, naufragata venerdì scorso.

“Io dicevo che ero incinta ma a nessuno dell’equipaggio sembrava interessare – dice la donna ricoverata col marito all’ospedale di Grosseto -. Venivo ignorata mentre c’era il caos più totale”.

“Ho rischiato davvero tanto”, piange mentre ne parla, “siamo stati lasciati a noi stessi”.

Nel frattempo si è venuti a conoscenza di nuovi aspetti relativi alla terribile tragedia, soprattutto relativi al comandante Francesco Schettino. Quando i militari convogliati all’isola del Giglio dalla Capitaneria di porto di Livorno hanno individuato Schettino giù dalla nave (intorno a mezzanotte e trenta, secondo quanto si apprende), secondo quanto appreso gli hanno ricordato le proprie responsabilità e la gravità del suo comportamento in qualità di comandante, invitandolo a risalire a bordo per coordinare le procedure di evacuazione, come prevede la legge. Schettino, sempre secondo quanto appreso, avrebbe assicurato che sarebbe risalito a bordo della ‘Concordia’, ma questo non è mai avvenuto.

La Capitaneria di porto di Livorno ha inviato alla Costa Crociere una diffida “per la messa in sicurezza e la rimozione” della Costa Concordia compatibilmente secondo quanto si apprende, con le operazioni di ricerca e di soccorso ancora in corso.