Ci vorranno da due a cinque settimane per rimuovere tutto il combustibile ancora stivato nelle 21 cisterne della Costa crociere Concordia, naufragata il 13 gennaio scorso dinanzi all’isola del Giglio.
Lo ha detto Max Iguera, che guida la divisione dedicata al settore rimorchio, salvataggio e riparazioni del gruppo genovese Cambiaso Risso, rappresentante italiano della Smit Salvage, incaricata di svuotare le cisterne.
Se tutte le variabili vanno al loro posto, le settimane per rimuovere il combustibile sono due; ma potrebbero aumentare fino a cinque o sei, ha spiegato Iguera. “La priorità è salvare vite e – ha detto Iguera – parallelamente togliere il combustibile”.
“Parlare del destino della nave è estremamente prematuro. La prima cosa da valutare è come sarà possibile rimuoverla. Un’operazione di questo tipo non è mai stata effettuata e potrebbe richiedere mesi. Al momento il contratto è per la rimozione del combustibile”.
In tal senso “la missione è fare presto nella massima sicurezza della vita e dell’ambiente” ha riferito ancora Iguera. In serata, intorno alle 21, ha riferito il rappresentante della Cambiaso Risso, dovrebbe giungere da Piombino la nave ‘pontone’ Meloria, cioé l’imbarcazione cui sarà affidata tutta la fase del montaggio ponte e compressori e per il preriscaldamento del combustibile, che ora pare sia troppo denso.