“In questi giorni si fa un gran parlare di ‘emergenza sicurezza’ in alcune grandi città come Roma a seguito di drammatici fatti di cronaca. Ci chiediamo in che modo possiamo davvero garantire la tranquillità della gente, anche alla luce delle norme sulle camere di sicurezza”. Lo afferma Nicola Tanzi, segretario generale del sindacato di polizia Sap.
“Siamo stati i primi – spiega Tanzi – a denunciare l’impraticabilità dell’ipotesi di trattenere gli arrestati presso le camere di sicurezza dei nostri uffici sino all’udienza per direttissima, un allarme ribadito anche dal vicecapo della Polizia Francesco Cirillo in audizione parlamentare. Oltre al problema delle poche camere di sicurezza, non abbiamo personale necessario per gestire tutto questo: la sola Polizia di Stato ha un sotto organico, come è noto, di 15mila. La norma in questione comporterà, tra l’altro, la diminuzione delle volanti e delle gazzelle sui territorio perché i colleghi dovranno occuparsi della custodia di questi soggetti fino all’udienza per direttissima”.
“C’è tempo fino all’11 gennaio per presentare emendamenti al pacchetto di norme in discussione in Parlamento – conclue il segretario del Sap – e stiamo lavorando a tutti i livelli, in primis con deputati e senatori amici, per cercare di evitare nuove penalizzazioni al nostro lavoro”.