Varese. Il cane può fare visita al suo padrone anche se ricoverato in ospedale. Il fatto è accaduto a Varese, nonostante il regolamento della clinica vieti le visite agli animali
Lei è una donna ricoverata in ospedale per alcune gravi patologie. E quando ha chiesto poter ricevere le viste del suo cane queste non gli sono state negate. E’ stato il giudice di pace Giuseppe Buffone della cittadina lombarda a rovesciare la situazione, permettendo alla signora di ricevere le visite del suo animale.
“Stando il giudice – osserva Giovanni D’Agata, componente del Dipartimento Tematico Nazionale “Tutela del Consumatore” di Italia dei Valori e fondatore dello “Sportello dei Diritti” – il sentimento per gli animali costituisce un valore e un interesse a copertura costituzionale”. Il contraddire un regolamento ospedaliero, che non ammette l’ingresso di animali per ovvi motivi igienico-sanitari, viene motivato con l’evoluzione dei costumi e con il cambiamento della coscienza sociale.
“Una decisione esemplare”. Così l’ex ministro del Turismo, on. Michela Vittoria Brambilla, commenta questa decisione. “Esemplare – spiega l’on. Brambilla – per la motivazione, perché riconosce ‘l’evoluzione della coscienza sociale e dei costumi’, in base alla quale il Parlamento ha ritenuto che l’affetto per gli amici a quattro zampe costituisce oramai ‘un interesse’ ricavabile dal ‘tessuto connettivo’ della Costituzione e perché fa riferimento alla Convenzione europea di Strasburgo dove si sottolinea l’importanza del vincolo tra l’uomo e gli animali da compagnia e il ‘contributo’ che essi forniscono alla qualità della vita umana”.
“Ma la definisco esemplare – conclude l’ex ministro – soprattutto perché spero che serva a far cadere ovunque, nel nostro Paese, divieti che nella quasi totalità dei casi non hanno ragione d’essere”.