Scuole, la Cgil chiede alla Regione il rinvio del piano di dimensionamento

aula, scuola, elementari

Liguria. Incontro tra le organizzazioni sindacali di categoria e l’assessore regionale Sergio Rossetti con al centro il piano di dimensionamento scolastico per la Regione Liguria.

La Cgil e la Flc Cgil Ligure hanno sostenuto che rivedere la rete scolastica regionale ha senso solo se serve a migliorare il servizio e la qualità dell’offerta formativa. Ma per fare questo è necessario dare il tempo agli enti locali e alle scuole di valutare le soluzioni organizzative più utili e funzionali rispetto al proprio contesto sociale e territoriale.

“Le procedure attuative dell’art. 19 del decreto legge n. 98/2011 (convertito in legge 111/2011 e modificato dalla legge 183/2011) comportano la realizzazione forzata e precipitosa sull’intero territorio nazionale di istituti comprensivi composti da almeno 1000 alunni e l’affidamento a reggenza per Dirigenti e Direttori di tutti gli istituti scolastici con meno di 600 alunni. Tale disposizione non solo contrasta con ogni criterio didattico-pedagogico ma comporta la creazione di istituti scolastici abnormi, di difficile gestione e governabilità, soprattutto in assenza di un serio piano di adeguamento e messa a norma degli edifici coinvolti” si legge in una nota.

“Pertanto come Cgil e Flc ligure abbiamo chiesto di rinviare la realizzazione del piano di dimensionamento dando luogo, al suo posto, ad un percorso di studio, discussione e condivisione con tutti i soggetti interessati al servizio scolastico in Liguria. Tale rinvio consentirebbe agli enti locali e agli altri soggetti coinvolti a livello territoriale di evitare l’assunzione di decisioni precipitose entro il prossimo 31 gennaio 2012 e di poter programmare una riorganizzazione della rete scolastica con maggior ponderatezza e senza penalizzare i cittadini che si avvalgono del servizio pubblico di istruzione”.

“Unitariamente si è chiesto di essere ascoltati dalla V commissione del Consiglio regionale prima della discussione sulla proposta del piano di dimensionamento” conclude la nota.