Economia

Indagine Cerved: in Liguria i fallimenti sono aumentati dell’8,4%

aula tribunale

Liguria. Secondo un’indagine dell’Osservatorio Crisi d’Impresa di Cerved 2011, i fallimenti di imprese italiane hanno superato quota 12 mila nel 2011, segnando un aumento del 7,4 per cento rispetto all’anno precedente e toccando il massimo dal 2006, quando è stata riformata la disciplina fallimentare.

In Liguria i fallimenti sono aumentati dell’8,4 per cento, un punto sopra la media nazionale.

Preoccupante il dato relativo all’ultimo trimestre dello scorso anno con 3.500 procedure (+1,9 per cento sul quarto trimestre 2010).

“Un dato che evidenzia ripercussioni più gravi rispetto al passato – ha commentato Gianandrea De Bernardis, amministratore delegato di Cerved Group – sia in termini di posti di lavoro persi sia di ricchezza non prodotta”. Durante il 2011 i fallimenti sono aumentati in tutte le forme giuridiche, con una crescita più sostenuta tra le società di capitali (+8,6 per cento sul 2010), rispetto alle altre forme giuridiche, +4,7 per cento.

Nel 2011 è proseguito l’aumento dei fallimenti nei servizi (+10 per cento rispetto al 2010) e nelle costruzioni (+7,8 per cento). In controtendenza l’industria che, pur rimanendo il macrosettore con la maggiore frequenza di fallimenti, ha registrato un’inversione di tendenza rispetto al 2010 (-6,3 per cento). Il risultato è da attribuire soprattutto ai miglioramenti dei settori che negli anni precedenti hanno pagato un conto salato alla crisi: meccanica, alla chimica, sistema moda, siderurgia. Peggiorano, invece, il sistema casa e la filiera auto.