Savona. “La scelta del governo di toccare l’Ici, oggi Imu avrà forti conseguenze sul portafoglio dei proprietari e indirettamente anche sui canoni di locazione” A dirlo è Franco Fenoglio, presidente dell’Unione Piccoli Proprietari Immobiliari di Savona che sottolinea: “Attualmente il contratto di locazione applicato più frequentemente a Savona è il 3+2 che permette di ottenere sconti su Irpef, tassa di registro ed anche un Ici al 3 per mille, percependo però un canone all’incirca più basso del 20% rispetto a quello di mercato. Ma da oggi in poi la tentazione dei proprietari sarà quella di stipulare contratti di durata 4+4 perché non avranno alcun limite di canone”.
L’aliquota ordinaria fissata dal decreto si collocherà tra il minimo del 4,6 per mille ed il massimo del 10,6 per mille ma il rincaro più pesante è quello relativo alla base imponibile, calcolata sulle rendite catastali oggi maggiorate sino al 60%. Questo fattore inciderà pesantemente sul calcolo finale dell’Imu dal momento che le rendite catastali del territorio savonese si collocano già, rispetto al resto d’Italia, nella fascia medio-alta. Ci sarà comunque qualche detrazione, per le prime case e per le famiglie con figli al di sotto dei 26 anni. Ma le conseguenze per l’introduzione dell’Imu, oltre ad incidere sui conti dei proprietari di casa, avranno effetto anche sui nuovi contratti d’affitto.
“Dopo la manovra Salva Italia i piccoli proprietari sollecitano l’amministrazione comunale di Savona a parlare di questi problemi nominando i nuovi membri della consulta permanente della casa che riunisce le diverse associazioni di categoria (rappresentati dei proprietari, degli inquilini, delle agenzie immobiliari, degli amministratori condominiali e dei consumatori). I membri della nuova consulta devono essere rinominati a seguito delle ultime elezioni amministrative. E’ ora il caso di farla funzionare davvero questa commissione che tra l’altro non costa nulla perché non si percepisce nessun gettone. Ma gli argomenti da trattare sono di primaria importanza per la città, in termini economici e sociali. In fondo i proprietari savonesi, ancor più per l’effetto della manovra Monti, contribuiranno in futuro, per circa i 3/4, a rimpinguare le casse comunali ed anche per questo hanno il diritto di essere ascoltati” conclude Fenoglio.