Pietra Ligure. Con la chiusura della Chirurgia all’ospedale di Cairo, che è stato focalizzato dal piano Montaldo-Neirotti sulla Day Surgery, il dottor Andrea Piccardo è passato al Santa Corona. In ferie in questi primi giorni dell’anno e in attesa del rientro in attività, l’ex primario del nosocomio valbormidese sta per diventare operativo a Pietra Ligure. Qui, quando Giorgio Pastorino andrà in pensione, dovrebbe diventare il nuovo direttore della Struttura Complessa di Chirurgia Generale.
I collaboratori di Piccardo, invece, dopo il trasferimento sono già attivi al San Paolo di Savona. Un approdo sicuramente particolare quello dell’ex primario del San Giusepppe nel centro d’eccellenza della sanità di ponente, visto che il medico è attualmente al centro di alcune vicende giudiziarie e di un procedimento disciplinare avviato dall’Asl 2, a seguito di un’inchiesta interna.
Gli eventuali provvedimenti disciplinari devono ancora arrivare, in quanto la pratica dell’azienda sanitaria (tra perizie e supplementi d’indagine) richiede quattro mesi ed è stata avviata a fine novembre. A metà gennaio il medico dovrebbe essere ascoltato dalla commissione. Sul piano giudiziario, intanto, proseguono le udienze.
Il dottor Piccardo è imputato per la morte di Rosa Pera Moraglio, che nel 2009 all’età di 67 anni morì il giorno seguente ad un’operazione per asportare una cisti al rene. Risale invece al 2010 il decesso di Anna Maria Franzone, 69 anni, moglie del noto agente immobiliare genovese Nazareno Foscoli: era stata operata dall’èquipe chirurgica dell’ospedale di Cairo per un’ernia iatale. A carico del dottor Piccardo si è anche aperto un altro processo per “colpa medica” per un fatto del 2006, quando un’altra donna, di 50 anni, era stata operata per “laparocele addominale” (una grave forma di ernia post operatoria) e aveva poi lamentato il distacco di una delle clip, le graffette metalliche di sutura interna.
A palazzo di giustizia, inoltre, proseguono le udienze per il caso di Meta B., l’albanese di quarantacinque anni costretto alla dialisi dopo un intervento effettuato dallo stesso Piccardo. Arrivato in ospedale per una cisti alla milza, il medico – secondo quanto ricostruito dall’accusa – gli aveva asportato il rene sinistro: l’unico che gli funzionava perché il destro era atrofizzato. Per l’accaduto l’ex primario della Chirurgia cairese è indagato con l’accusa di lesioni colpose gravissime.