Giorno della memoria: ecco gli eventi in programma a Cengio e Cairo

Cairo - palazzo di città

Cairo/Cengio. Due eventi organizzati a Cairo e a Cengio in occasione della giornata della memoria per ricordare le vittime dell’Olocausto. Mercoledì 25 Gennaio alle 20.30 presso il Palazzo Rosso a Cengio si terrà il concerto Musa MigrantEnsemble (Luca Sciri: clarinetto – Luca Soi: violino, chitarra – Simona Vaccari: sax – Elena Duce Virtù: contrabbasso- Riccardo Mitidieri: pianoforte, fisarmonica).

Il gruppo esegue musica di matrice ebraica e balcanica con la tecnica della musica classica – esecutiva e compositiva – al servizio dello stile popolare. Ha autorevoli precedenti storici nell’opera di quei compositori che hanno dato vita a opere basate su temi ebraici e in coloro che, da prigionieri nei ghetti o nei campi di sterminio, hanno trovato la forza per comporre musica, oggi denominata “musica concentrazionaria”.

In programma il saluto del sindaco Ezio Billia, apre la serata Maria Bolla, presidente dell’ANED di Savona e Imperia e vicepresidente dell’ANED nazionale.

Ricordano i deportati cengesi nei campi di sterminio i partigiani Armando Tribuno, Adriano Tardito e Ildo Ranuschio. Legge le testimonianze e i testi poetici Cesare Oddera.

Giovedì 26 Gennaio alle 20.30 presso la Sala “De Mari”– Palazzo di Città a Cairo si terrà la proiezione del film “Achtung! Banditi!” di Carlo Lizzani.

“Achtung! Banditi!” era il cartello appeso ai crocevia delle strade per minacciare la popolazione, offendere e delegittimare i partigiani (“Attenzione ai banditi!” come “Attenti al cane!”).

Nel dopoguerra Giuseppe Dagnino Leo e Giacinto De Negri Giuliani pensarono ad un film che documentasse la lotta partigiana ligure in Valpolcevera senza attori professionisti , ma gente del posto, ex partigiani, operai, studenti, mamme e nonne, a parte una giovanissima Gina Lollobrigida, Andrea Checchi e Carlo Lizzani al suo primo lavoro da regista.Era il 1950, il governo boicottò in tutti i modi il film per impedirne la realizzazione, ma Dagnino e De Negri crearono dal nulla la “Cooperativa degli spettatori-produttori” e, grazie all’A.N.P.I., alla S.O.M.S., ai portuali, ai ferrotranvieri, ai semplici cittadini e organizzando feste dove si diceva, mentendo, che sarebbe intervenuta la Lollobrigida, trovarono i soldi necessari per le riprese cinematografiche. Così, con questo grande impegno sociale e tanto entusiasmo generale nel 1951 il film fu ultimato ed ebbe un successo immediato in Italia e all’estero.