Da Cairo un appello alle istituzioni: è ora di smascherare i falsi partigiani

oreste arnello

Cairo. Oreste Arnello, nome di battaglia “Leoncino” in un recente colloquio a Rocchetta Cairo ha espresso pubblicamente il suo dispiacere nel sentire alcune persone spacciarsi per partigiani e attribuirsi azioni di guerriglia a cui non avrebbero preso parte.

Così Commenta: “Siamo rimasti in pochi i superstiti partigiani del primo Gruppo Rocchetta agli ordini del comandante Giuseppe Dotta che si costituì dopo l’8 settembre 1943”.

Arnello è uno degli ex-partigiani più lucidi, fu tra i primi che si trovarono a monte Aprico nella primavera del 1944 quando si formò il primo nucleo di resistenti a Rocchetta Cairo. Chiede che le dichiarazioni, inserite addirittura in un libro, siano ritrattate e cita con precisione a cosa si riferisce: in un capitolo del libro “Divisione Fumagalli” scritto da Gianni Toscani e pubblicato dalla Magema, vi sono dichiarazioni di L. V., classe 1929, fasulle in quanto l’uomo, appena quindicenne all’epoca dei fatti, non fu mai partigiano”.

“Sono stufo di sentire vanterie e racconti fasulli da persone che addirittura non militarono tra le file dei partigiani – afferma con decisione l’ex-partigiano Leoncino – L. V. ed altri come F. B., quando avvennero i fatti raccontati nel libro, erano a casa, a dormire nel loro letto”.

“Ci sono stati anni che non andavo più ai raduni degli ex-partigiani perché mi dava molto fastidio sentire i loro racconti esagerati che facevano quando alzavano il gomito – conclude Oreste Arnello -. Ora che qualcuno affermi il falso e lo faccia addirittura scrivere nei libri non mi va proprio più. La verità storica deve essere riaffermata”.