Savona. Dallo stato passivo della Inpar, ex Geo Srl, si evince uno spaccato eloquente del crac Nucera. Il curatore fallimentare Serenella Rossano ha infatti completato le pratiche per quantificare l’esposizione debitoria della consociata del noto immobiliarista, eclissatosi all’estero, sul quale pende un mandato di cattura internazionale.
La società Iniziative e Partecipazioni ha accumulato un debito complessivo di 57 milioni di euro. Spiccano tra i creditori: la Banca Unicredit per oltre 42 milioni, la Carisa per 2 milioni, altrettanti per Meliorbanca, 370 mila per la Carige, 300 per la Finanziaria Italiana Spa, 1 milione e 200 mila per la Cedro Srl. Poi una sfilza tra professionisti, enti, studi e aziende di varia natura, non solo edile.
Con questa prima contabilità precisa del passivo, la voragine (che si sospettava astronomica) si rivela essere ancora più profonda. Oltre all’ex Geo, infatti, sono cadute sotto l’effetto domino la Geo Costruzioni, la Geo Sviluppo Immobiliare e la Geo Holding.
Lo scorso luglio il tribunale di Savona aveva ritenuto insanabile il quadro debitorio della società albenganese: la Geo Srl in passato era la società capofila dell’impero del mattone, che spaziava dalle costruzioni agli alberghi. Dal sequestro dell’area T1 di Ceriale in poi, sono crollate le colonne dell’agglomerato imprenditoriale. Un crac milionario che ha visto l’arresto del braccio destro di Andrea Nucera e la fuga di quest’ultimo, probabilmente (secondo le ipotesi più accreditate) ad Abu Dhabi, dove sembra, però, abbia lasciato un’altra scia di debiti.