Albenga. Anche il Circolo Sinistra Ecologia e Libertà del Ponente Savonese boccia l’idea di edificare due torri alte sessanta metri in via Dalmazia al posto della sede della cooperativa L’Ortofrutticola.
“Un progetto – dice Alessandro Aschero di Sel – sembra porsi nell’usuale ottica dello sfruttamento del territorio e della speculazione edilizia e appare completamente estranea a una logica di sviluppo complessivo e sostenibile che tenga conto degli equilibri del tessuto urbano e della comunità che vi abita”.
Secondo Aschero, le due torri sarebbero completamente fuori contesto e rischierebbero di spostare ulteriormente l’asse della città dal centro storico alla periferia, “depauperando il cuore pulsante di Albenga, già gravemente leso dal proliferare di attività commerciali di grandi dimensioni e dallo spostamento dell’ospedale, e nel contempo non apportando alcun vantaggio alle aree interessate dall’edificazione”.
“Inoltre – prosegue – l’intervento edificatorio, specie ove si consideri la destinazione d’uso che parrebbe essere riservata ai futuri appartamenti, non avrebbe alcuna ragion d’essere, tenuto conto del fatto che Albenga, così come in generale i Comuni del comprensorio, abbonda di alloggi sfitti, inutilizzati, privi di mercato. Attendiamo naturalmente di avere maggiori informazioni riguardo al progetto e alla sua effettiva realizzabilità, auspicando che si eviti l’ennesimo scempio del territorio che, è bene ricordarlo, è patrimonio della collettività, la quale paga le conseguenze definitive della sua devastazione in termini di ridotta vivibilità e bellezza dei luoghi ove si svolge la vita quotidiana di ciascuno di noi”.
“Proprio l’impatto diretto sulla vita ordinaria delle scelte urbanistiche dell’autorità comunale rende particolarmente impressionante la sostanziale indifferenza manifestata da gran parte della popolazione. E’ come se all’improvviso entrasse qualcuno in una casa e decidesse di sostituire il pavimento o gli arredi, o di restringere le stanze, senza scontrarsi con alcuna resistenza od opposizione da parte del proprietario”, conclude Aschero.





