Wwf Liguria a Regione: “Rivedere in senso restrittivo il regolamento su concessioni di derivazione acqua pubbliche”

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Liguria. Privilegiare la tutela della risorsa “acqua pubblica” rispetto alla giungla delle derivazioni e delle captazioni a prezzi di concessione ridicoli, sin qui portata avanti dalle province liguri e dalla Regione.

E’ questo il senso delle osservazioni inoltrate oggi dal WWF Liguria al presidente della VI Commissione Consiliare della Regione, che il 14 dicembre dovrà esaminare una bozza di nuovo regolamento sulle concessioni di derivazione per uso industriale, irriguo, potabile e relativi canoni.

“Occorre stabilire obblighi più stringenti, come quello ad esempio dei contatori o della decadenza delle concessioni per chi sottrae acqua dai torrenti non facendone più l’uso assentito; un problema frequente a causa della penuria di controlli e dell’eccesso di concessioni pluri-decennali rilasciate dalle province” scrive in una nota il WWF Liguria.

“Ridicoli alcuni canoni annui proposti (anche alla luce della crisi finanziaria della Regione e dell’esigenza di tutelare il bene acqua) , ad esempio per le derivazioni d’acqua pubblica a scopo industriale; dal 2013 (con gli importi triplicati rispetto ai pochi spiccioli di oggi) ci vorranno solo 16.000 euro l’anno per prelevare 100 litri d’acqua al secondo ! 370 euro a modulo (100 l. al secondo) per innaffiare impianti sportivi. E queste sarebbero le cifre triplicate proposte per il futuro. Acqua in futuro praticamente regalata (52 euro per 100 litri al secondo) per uso irriguo”.

Il WWF inoltra raccomanda di ottemperare alle norme nazionali che garantiscono il “deflusso minimo vitale ad ogni corso d’acqua, per garantire il potere depurante degli alvei e salvaguardare flora e fauna”