Cronaca

Ricostruzione L’Aquila, operazione contro infiltrazioni ‘ndrangheta: in 4 in manette, uno è albenganese

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Albenga. Operazione “Lypas” della Guardia di Finanza dell’Aquila per smascherare le infiltrazioni della ‘ndrangheta nella ricostruzione delle case danneggiate o distrutte dal terremoto dell’aprile 2009. Tra gli arrestati, quattro in tutto, c’è anche un albenganese. Si tratta di Francesco Ielo, 58 anni, risiede in viale Otto marzo, al quale ieri mattina è stata notificata un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dalla procura distrettuale antimafia della città colpita dal sisma di due anni fa. Il cinquantottenne è finito in manette insieme ai tre presunti complici: l’imprenditore aquilano Stefano Biasini, 34 anni, i fratelli Antonino Vincenzo Valenti, 45 anni, e Massimo Maria Valenti, 38 anni, originari di Reggio Calabria.

Ielo è nato in Sicilia, ma risulta iscritto all’anagrafe albenganese anche se nell’ultimo periodo abitava a Roma, dove è stato bloccato. I quattro indagati sono adesso rinchiusi nei penitenziari di Teramo, Avezzano, Roma e Reggio Calabria. Secondo l’accusa, avrebbero cercato di favorire l’ingresso nella ricostruzione degli immobili privati dell’Aquila ad alcuni componenti della cosca Caridi Borghetto Zindato, affiliata alla ‘ndrangheta. Le società dei malavitosi avevano partecipato a due appalti per un importo complessivo di 200 mila euro, collegati alla ristrutturazione di edifici lesionati dalle scosse.