Savona. Rinvii a giudizio per l’ex sindaco di Alassio Marco Melgrati, per l’ex vicesindaco Giovanni Aicardi, per l’ex assessore all’Urbanistica Marco Salvo e per il professionista Felice “Giampiero” Dotti. E’ questa la decisione del giudice per l’udienza preliminare Fiorenza Giorgi per la questione dei lavori del Grand Hotel di Alassio.
Nessun processo invece per l’allora dirigente dell’ufficio tecnico Giovanni Lagasio che era stato indagato insieme agli altri quattro, per lui è arrivata infatti una sentenza di non luogo a procedere. La prima udienza del processo sarà celebrata il 20 giugno 2012 davanti al Collegio del Tribunale di Savona.
Il pubblico ministero aveva chiesto il rinvio a giudizio per tutti gli imputati in questa vicenda che sono accusati, in concorso, di abuso d’ufficio. Per la Procura infatti gli amministratori ed i tecnici del Comune di Alassio non avrebbero bloccato i lavori relativi alla riqualificazione del Grand Hotel, di costruzione di un parcheggio interrato in piazza Partigiani e di costruzione di un centro talassoterapico nell’area “Giardini Cavalieri di Vittorio Veneto” quando invece avrebbero dovuto farlo con l’intento di favorire l’impresa che aveva vinto la gara d’appalto.
Secondo quanto accertato dagli inquirenti nel corso dei lavori, rispetto al progetto originale, sarebbero state fatte delle modifiche che non dovevano essere permesse perché prive dei titoli autorizzativi necessari.
La tesi difensiva degli imputati, assistiti dagli avvocati Franco Vazio (Melgrati, Aicardi e Salvo), Fausto Mazzitelli (Lagasio) e Mariangela Piccone (Dotti), aveva sottolineato come nelle delibere comunali che autorizzavano i lavori fosse specificato che l’impresa costruttrice otteneva il benestare del Comune ma doveva munirsi di tutte le autorizzazioni necessarie.