Vado Ligure. Quando il borgo era assediato dalle fiamme, molti visitatori non si sono lasciati scoraggiare da bagliori e odore di fumo, ingaggiando via Piave per salire alla frazione di Segno dove speravano di assistere al tradizionale Presepe Vivente. E’ successo nella notte della vigilia di Natale, quando la morsa di fuoco ha stretto la frazione vadese.
Si è creato subito un intasamento di veicoli, arginati dalla barriera allestita da municipale e carabinieri a valle. Ma si potrebbe ripetere stasera. “Il Presepe Vivente non c’è, invitiamo tutti gli interessati a non mettersi in strada per raggiungere Segno, così da agevolare il movimento dei veicoli di soccorso e per l’emergenza incendio” è l’appello degli organizzatori.
Il terribile rogo, che ora si è spostato verso San Genesio, ha carbonizzato le colline intorno a Segno, che necessitano ancora di bonifica. Una sciagura che ha funestato l’abitato proprio nella notte che celebra la Natività.
Ogni anno, nella frazione alle spalle di Vado si svolge “U bambin de cent’anni fa”, ambientato agli inizi del 1900, che vuole riproporre i mestieri e i costumi di inizio secolo: si aprono le porte delle tradizionali “baracche”, le costruzioni all’interno delle quali vengono rappresentati i vari mestieri e le scene di vita quotidiana e si abbandona l’illuminazione elettrica per prediligere lampade ad olio, fiaccole e bracieri, al fine di riproporre l’atmosfera di un tempo.
Nonostante l’emergenza, molti automobilisti si sono messi sulla strada per raggiungere la frazione per assistere all’evento, creando disagio alla circolazione dei mezzi impegnati nello spegnimento del rogo. Da qui l’appello ad evitare di intasare la viabilità.







