Savona. Nuovo capitolo giudiziario per la vicenda di Valentina Grignola, la studentessa universitaria di 19 anni di Albissola, deceduta nel novembre 2005 per emorragia cerebrale a seguito di un aneurisma.
La corte di Cassazione ha infatti disposto un nuovo processo in appello, dopo aver accolto il ricorso della Procura Generale e dall’avvocato Luciano Chiarenza che rappresenta la parte civile.
Annullata quindi la sentenza di assoluzione per la dottoressa Alessandra Ferrari, neurologo dell’ospedale San Paolo accusata di omicidio colposo, e di altri due medici, Marcello Manzino e Cinzia Minatel, condannati invece in primo grado ad otto mesi e a un anno di reclusione con la condizionale.
Valentina aveva iniziato a stare male nel giugno 2005, accusando dei forti mal di testa. Era stata visitata al pronto soccorso di Savona due volte, a giugno e poi a ottobre. Ma in entrambi i casi non erano stati richiesti esami più approfonditi e nemmeno una Tac. Esami che, secondo l’accusa e la parte civile avrebbe potuto salvare la vita alla ragazza.
