Cairo. “Il progetto di collaborazione tra Istituto di Istruzione Superiore di Cairo e lo stabilimento Schneider di Bragno potrebbe essere un’iniziativa lodevole e importante se fosse finalizzata a costruire un rapporto tra gli studenti, l’azienda e il mondo del lavoro, nell’obiettivo di creare dei percorsi che traguardino un’occupazione stabile”.
“Purtroppo dobbiamo rilevare che, contrariamente ai presupposti iniziali, non è chiaro se questo sia veramente lo scopo dell’iniziativa dal momento che la formazione sarà tutta centrata su tematiche generali, distanti dalla realtà produttiva dello stabilimento di Cairo”.
Inizia così la nota della Rsu sindacale della Schneider Electric di Bragno, con le organizzazioni sindacali ancora sul piede di guerra per il mancato accordo su 52 lavoratori interinali impegnati nello stabilimento cairese, nonostante alti carichi di lavoro.
“La vertenza iniziata lo scorso gennaio dalla Rsu e dal sindacato, contro la politica di “rottamazione degli interinali” e a favore di percorsi di lavoro e stabilizzazione è ancora senza una soluzione di accordo, nonostante gli undici mesi di lotta che hanno registrato l’adesione compatta dei lavoratori e nonostante la massima disponibilità a cercare soluzioni e mediazioni dimostrata dalla Rsu”.
“La Direzione ha perseverato infatti, nella sua politica occupazionale che comporta l’espulsione di lavoratori interinali già formati, con la negativa dispersione di professionalità, che è la prima causa dell’abbassamento del tasso di qualità della produzione registrato ultimamente (perdita di 160.000 euro negli ultimi due mesi)”.
“Per queste ragioni la Rsu convocherà la prossima settimana un’assemblea dei lavoratori per informarli dello stato della vertenza e programmare le necessarie azioni di protesta”.