Cronaca

Savona, paziente privato dell’unico rene: primario di Cairo non risponde a pm

Savona Tribunale

Savona. Si è avvalso della facoltà di non rispondere Andrea Piccardo, il primario di Chirurgia di Cairo Monenotte interrogato oggi dal pubblico ministero Chiara Maria Paolucci sul caso dell’operaio albanese quarantacinquenne che, operato al San Paolo, si è visto asportare anche il secondo rene, dopo essere arrivato in ospedale già privo del primo.

Il medico, sul quale pesa l’ipotesi di lesione colpose gravissime, non ha risposto all’interrogatorio. Per ora la denuncia che ha innescato l’indagine è partita dai familiari del paziente. La pubblica accusa attende di conoscere, invece, l’intenzione del manovale, ora costretto alla dialisi a vita: è necessaria infatti la querela di parte per andare avanti con l’incidente probatorio. Ma sussiste anche una seconda eventualità: la Procura potrebbe nominare un “tutore” per il paziente che sporga querela per conto dell’assistito e, in tal caso, è come se fosse presentata direttamente dall’interessato.

E’ in corso anche un’indagini interna al nosocomio savonese per acclarare la dinamica dei fatti. Secondo quanto riferito dalla famiglia dell’operaio, nel giro di pochi giorni l’uomo era stato sottoposto a tre operazioni differenti da parte di due equipe diverse. L’asportazione del rene (l’unico e funzionante) era stata infine eseguita dal chirurgo Andrea Piccardo che aveva definito l’epilogo dell’operazione “necessario vista la patologia presentata dal paziente”. L’operaio è stato poi trasferito al Centro Trapianti di Genova.