Politica

Savona, La Destra attacca Berruti: “Politica fallimentare”

andrea finocchiaro - la destra gioventù italiana

Savona. La Destra all’attacco del sindaco di Savona. “Riteniamo assurdo – esordisce il Presidente Provinciale di Gioventù Italiana (gruppo giovanile La Destra) – che Berruti giustifichi l’aumento di Irpef e tassa sulla spazzatura come riflesso della sola crisi economica. Il sindaco ha il dovere di dire il vero, specie quando eredita 66 anni di amministrazione della sua parte politica che equivalgono a ben 100 milioni di euro di debito”.

“Già quest’estate – ricorda Finocchiaro – il nostro movimento ha iniziato un forte campagna di sensibilizzazione affinché ciascun savonese conoscesse la situazione finanziaria del proprio Comune. La svendita selvaggia d’immobili che potrebbero garantire fondamentali spazi sociali a favore di giovani o dei più bisognosi è di per se la vergognosa riprova di un fallimento ormai palese. Savona è una città vecchia, che non offre prospettive e sull´orlo del baratro. Basti cosiderare non solo la mancanza di lavoro ma addirittura la precaria situazione connessa all’emergenza abitativa di cui siamo unici vessilliferi”.

“La retorica è inutile e la gente ha sotto gli occhi quanto denunciamo ormai da anni. Sterile il vecchio giochetto della convocazione delle parti sociali e di presunte manovre eque in base alla fascia di reddito. Il Comune dovrebbe spiegarci cosa possa esserci di solidale nell´innalzare, per chiunque, la Tarsu del 10%. Con questa manovra le casse dell´amministrazione savonese otterranno ben 4,8 milioni di euro. Come saranno spesi? Berruti dovrebbe preoccuparsi di meno nel mantenere a spese nostre continui eventi pseudoculturali o chi, come il caso dell´ormai ex assessore alla Cultura Ferdinando Molteni, viene inserito nel suo staff perché i cittadini non intendono rieleggerlo”.

“Chiarezza dovrebbe esser fatta sulle partecipate cui il Comune di Savona versa ben 13 milioni di euro e tra cui troviamo l´IPS di cui è presidente da agosto l´ex sindaco Carlo Ruggieri con un lauto stipendio che s´aggira intorno i 70000 euro annui. I savonesi non meritano ulteriori crocefissioni e chi amministra ha quantomeno il dovere di esser chiaro. Lorsignori ci mettono la faccia, i cittadini che pagano le tasse qualcos´altro”, conclude Finocchiaro.