Regione. “La riforma della scuola è da rivedere e a questo Governo tecnico chiediamo soprattutto un nuovo metodo di lavoro. Ma l’emergenza principale è la sicurezza nelle scuole perché il Governo Berlusconi si è dimenticato dell’edilizia scolastica, decidendo di stanziare finanziamenti per rimettere a posto i tetti delle scuole senza però consultarsi con le Regioni. Al nuovo esecutivo chiediamo una maggiore collaborazione e risorse per realizzare più laboratori nelle scuole tecniche professionali, per reintrodurre il bilinguismo e per una diversa politica di reclutamento degli insegnanti”. Lo ha detto quest’oggi l’assessore regionale alla formazione e al bilancio in occasione dell’inaugurazione del salone ABCD Orientamenti, salone regionale degli orientamenti, della conoscenza, dei talenti e delle opportunità, in programma fino a Venerdì 18 novembre a cui hanno partecipato, tra gli altri, l’assessore regionale alle politiche giovani, Lorena Rambaudi e l’assessore regionale al lavoro e ai trasporti, Enrico Vesco.
“A questo proposito – ha continuato Rossetti – abbiamo fatto delle proposte, come Regioni, sul diritto allo studio universitario e riteniamo che ci possano essere delle misure da modificare anche sotto il profilo economico”.
“Ritengo – ha sottolineato l’assessore regionale alla formazione – che i libri scolastici nelle scuole elementari non devono essere dati gratuitamente a tutti, a prescindere dal reddito, ma si può chiedere a chi oltrepassa una certa soglia di reddito di pagare i libri per i figli anche alle elementari e usare così quelle risorse per interventi necessari nelle scuole”.
L’assessore Rossetti nel suo intervento, a margine dell’inaugurazione, ha messo in evidenza inoltre “lo scenario devastante della disoccupazione giovanile, unico in Europa. In alcuni territori oltre il 30% dei giovani sotto i 35 anni non lavorano”.
“Nell’agenda della Regione Liguria – ha concluso Rossetti – figura anche la formazione continua per gli over 40 e 50 perché se è difficile trovare lavoro, è ancora più difficile tornare a lavorare oltre una certa età, dopo un periodo di interruzione”.