Regione. Il consigliere regionale Armando Ezio Capurro ha presentato al Consiglio Regionale una proposta di legge affinché, dopo essere stata approvata, sia inoltrata ai due rami del Parlamento al fine di regolamentare il gioco d’azzardo.
“Si sente l’esigenza di disciplinare una materia ormai sempre più complessa e articolata – afferma Capurro – dovuta alla quantità e alla qualità di offerta di giochi; obiettivo: arginare il problema del gioco d’azzardo, che sempre più riveste un carattere di allarme sociale”.
Il fenomeno del gioco con corresponsione di premi in denaro ha avuto negli ultimi anni in Italia una crescita esponenziale con un’offerta indistinta alla generalità dei cittadini.
“L’immissione continua di nuovi giochi con corresponsione di premi in denaro non trova eguali in Europa – continua Capurro – e può essere tollerata solo in caso di eventi contingenti e straordinari attraverso una legislazione di emergenza quale il ‘decreto Abruzzo’ che aveva scopi ben precisi”.
I rischi sono notevoli ed altamente diseducativi pertanto è divenuto indilazionabile intervenire con una proposta di legge come del resto hanno già fatto altre Regioni..
“I giochi che prevedono la corresponsione di premi in denaro creano dipendenza e hanno effetti devastanti sulle fasce più deboli – continua Capurro – tali da determinare crisi familiari e forti indebitamenti che favoriscono il ricorso all’usura”.
La proposta di legge al Parlamento introduce il divieto di installazione dei sistemi di gioco d’azzardo elettronico (c.d. slot – machines o videopoker) in luoghi pubblici, o aperti al pubblico e nei circoli ed associazioni, nell’intento di rispondere a una pluralità di esigenze.
“La proposta prevede l’introduzione del divieto di installazione e di utilizzo di slot – machines e videopoker – continua Capurro – all’interno dei locali pubblici, ma soprattutto finisce per considerare giochi d’azzardo, e pertanto vietati dallo Stato, tutti gli apparecchi e congegni automatici, semiautomatici ed elettronici che hanno insita la scommessa e che consentono vincite puramente aleatorie di un qualsiasi premio in denaro”.
Capurro ritiene tale proposta un punto di partenza che successivamente sarà integrato con una proposta di legge regionale.