Loano. Per le sue parole il presidente del Basket Loano Marco Vignola si era detto “deluso e amareggiato”. L’assessore regionale Maruska Piredda, che ieri aveva reso nota la denuncia della mamma di un ragazzino disabile che sarebbe stato escluso dalla società di pallacanestro loanese, ha voluto quindi replicare a Vignola.
L’assessore non chiude la porta al dialogo ma ribadisce con fermezza l’intenzione di andare a fondo a questa vicenda: “Ho appreso dalla stampa le osservazioni fatte dal presidente del Basket Loano, in merito alla vicenda di Walter dopo la denuncia, da me raccolta, della madre. Come già avevo annunciato nel precedente comunicato, ribadisco il mio impegno nel portare la storia di Walter in discussione in commissione Pari opportunità, che presiedo in Regione, per fare chiarezza sull´accaduto”.
“Anche l´assessore regionale allo Sport Gabriele Cascino ha confermato la propria presenza in quella sede per fare luce su una vicenda che, in base alle testimonianze della famiglia, andrebbe contro i valori dello sport. Pertanto da parte mia e dell´assessore c´è massima disponibilità al confronto anche con i tecnici e dirigenti della società Basket Loano, che saranno convocati in audizione dalla commissione” precisa Piredda.
“Non posso fare a meno comunque di sottolineare il mio rammarico nel riscontrare che le precisazioni fatte dal massimo dirigente della società sportiva sembrino riferirsi a dissapori pregressi o inconprensioni maturate negli anni con la famiglia del giovane atleta disabile, dimenticando che al centro della vicenda c´è Walter, un ragazzo che vuole solo praticare il proprio sport preferito e che pertanto merita rispetto e sensibilità” conclude l’assessore Piredda.
Secondo quanto denunciato dalla mamma del ragazzo savonese di 14 anni, cWalter sarebbe stato escluso dalla propria squadra di basket, nella quale giocava da 3 anni, perché affetto da una malattia metabolica rara che gli procura difficoltà di apprendimento e disturbi nel linguaggio.
