Alassio. “Sono passati poco più di dieci giorni dalla grande manifestazione pro Brixton del 23 ottobre. Il primo messaggio che vogliamo mandare è di riconoscenza. Lo mandiamo in primis alla cittadinanza alassina, che ha capito l’importanza del Brixton e del suo operato e l’ha dimostrato marciando al nostro fianco, aiutandoci così a colorare la nostra bella cittadina e rendere memorabile quella giornata. Ringraziamo anche tutte le associazioni che hanno partecipato, accorrendo da tutto il nord ovest per portarci il loro messaggio di solidarietà. Grazie ai partiti intervenuti, ai quali va il nostro plauso per aver accolto l’invito a non portare le proprie bandiere onde evitare facili e – passateci il termine – stupide strumentalizzazioni” scrive in una nota Renzo Peruzzo, commentando la manifestazione in difesa del circolo “Arci Brixton”, posto sotto sequestro preventivo per disturbo della quite pubblica.
“In attesa del giudizio del Tribunale del Riesame, a cui abbiamo presentato ricorso, le attività culturali e umanitarie proseguono. Stiamo organizzando un “Save the Brixton tour”, con lo scopo di portare musica e cultura nei vari circoli e locali del ponente ed al tempo stesso di raccogliere fondi per sostenere le spese legali e pagare l’affitto della sede (contrariamente a quanto spesso viene detto, paghiamo un normale contratto privato senza alcun tipo di aiuto da parte del Comune o di altri soggetti istituzionali). In parallelo, con tutte le problematiche intrinseche alla mancanza di una sede, stiamo portando avanti una raccolta fondi per le vittime della recente alluvione nel levante ligure. Abbiamo già versato circa 1000? (cifra record perché raggiunta in un giorno solo e, ribadiamo, senza poter usufruire della sede) e non abbiamo ancora finito; l?obiettivo è quello di raddoppiare tale cifra. Il Brixton è vivo più che mai e non ha nessuna intenzione di mollare” conclude Peruzzo.