Varazze/Celle L. Un errore umano, o meglio una certa dose di imperizia nella fasi della navigazione, a cui magari aggiungere una cattiva manutenzione. Sarebbero queste le concause all’origine dell’incendio e del successivo affondamento dell’unità da diporto “Sun Flower”, che domenica scorsa si è inabissata a sei miglia a largo delle coste tra Celle Ligure e Varazze. Il diportista, A.C., originario di Caserta ma residente a Modena, marito della proprietaria dell’imbarcazione, si era salvato con la moto d’acqua, recuperato poi ad un’altra barca.
Il rogo si sarebbe sviluppato dal motore, che forse, già con problemi tecnici, non ha retto alla velocità di navigazione. La “Sun Flower” era partita dal porto di Finale Ligure, dove si era fermata per un mese a seguito di un’altra avaria avuta circa un mese fa, ed era diretta a Bocca di Magra. Da verificare se l’unità da diporto potesse o meno riprendere la navigazione. L’imbarcazione è affondata a 400 metri di profondità, impossibile un suo recupero.
Proseguono comunque gli accertamenti disposti nell’ambito dell’indagine aperta dalla Capitaneria di Porto di Savona: la negligenza operativa del diportista resta comunque l’elemento principale sui motivi dell’incidente.