Regione. Con Decreto cautelare urgente n. 4998 del Presidente della 5° sezione del Consiglio di Stato, è stata sospesa l’efficacia della Deliberazione n. 27 del 27 settembre scorso del Consiglio Regionale della Liguria, con cui si autorizzava illegittimamente la caccia in deroga allo storno (specie protetta dalla normativa statale e comunitaria).
Si tratta del secondo stop alla delibera regionale, su ricorso delle sei associazioni : Lega Abolizione Caccia, WWF, LAV, LIPU, VAS, Enpa, tutte patrocinate dallo studio legale Daniele Granara di Genova.
La prima sospensiva (del presidente) del TAR Ligure aveva avuto efficacia dal 15 ottobre al 3 novembre, ed era stata riformata in sede collegiale dal TAR stesso il 3 novembre con un parziale dietrofront sugli argomenti per una sospensiva cautelare urgente.
Gli ambientalisti si erano immediatamente appellati al Consiglio di Stato, nonostante la Regione avesse mentito alla stampa affermando in un comunicato che il ricorso ambientalista era stato rigettato. In realtà c’erano già stati 18 giorni di sospensione !
Da domani 16 novembre chi eventualmente abbattesse storni tornerebbe a commettere un reato contravvenzionale punito con un’ammenda penale (di competenza del Tribunale) e con immediato sequestro di arma e munizioni.
Nonostante il 15 maggio 2008 la Regione Liguria sia stata condannata dalla Corte di Giustizia UE per la caccia in deroga allo storno autorizzata nel 2006, ostinatamente il 27 settembre scorso gran parte del Consiglio Regionale aveva approvato un testo proposto dalla Lega Nord e da due consiglieri del Pd (Ferrando e Cavarra); la delibera “spara-tutto” aveva avuto il voto favorevole di 26 consiglieri e cinque soli voti contrari (ossia quelli di Maruska Piredda (Idv), Alessandro Benzi (Federazione della Sinistra), Giancarlo Giancarlo Manti (Pd), Aldo Siri e Lorenzo Lorenzo Pellerano (Liste civiche per Biasotti presidente),
con la solita astensione pilatesca del consigliere di SEL Matteo Rossi.
“E’ stata sconfessata una sfida in malafede alla magistratura europea e statale, perché sono molti i provvedimenti illegittimi della Regione Liguria in materia di caccia in deroga a specie protette, annullati in varie sedi e gradi di giudizio negli ultimi 15 anni, inclusa la Corte Costituzionale. Nonostante la Giunta Regionale abbia buttato al vento 48.000 euro per uno studio che ha ribadito, come uno analogo di 10 anni fa, che lo storno non arreca danni all’agricoltura ligure, ci si è ostinati a licenziare un provvedimento motivato solo da esigenze ludiche, con il parere contrario dell’Istituto Superiore per la Ricerca Ambientale (ISPRA). L’ennesima figuraccia dell’assessore regionale Briano e del capogruppo leghista Bruzzone”, affermano le sezioni liguri di LAC, WWF, LIPU, VAS, ENPA e LAV.