Politica

Burlando: “Carcare-Predosa, variante SS 28 e valico di Genova: opere fondamentali”

Claudio Burlando

Liguria. La variante Armo – Cantarana della statale 28 tra Imperia e Ceva rappresenta, insieme alla Carcare-Predosa e al valico di Genova, “la vera svolta” per lo sviluppo turistico, economico e commerciale tanto della Liguria quanto del Piemonte. Va finanziata. Lo hanno sottolineato oggi a Gressio, in provincia di Cuneo, sia il presidente della Regione Liguria, Claudio Burlando, sia quello della Regione Piemonte, Roberto Cota.

I due presidenti si sono incontrati alla Casa dell’Amicizia di Garessio proprio per valutare gli interventi di miglioramento della strada statale 28 che collega, appunto, Piemonte e Liguria. All’incontro hanno preso parte anche gli assessori regionale alle Infrastrutture della Liguria, Raffaella Paita, e del Piemonte, Barbara Bonino, i presidenti delle Province di Cuneo e Imperia, Gianna Gancia e Luigi Sappa, e in rappresentanza della Provincia di Savona l’assessore alle Infrastrutture Roberto Schneck.

Per Burlando “é necessario fare scelte importanti per rendere più fruibile la viabilità nel Ponente soprattutto sull’A10, che non può piu essere allargata tra Savona e Ventimiglia. L’Armo-Cantarana, in questo senso, rappresenta un’opera viaria strategica. Ma altrettanto fondamentale è la Carcare – Predosa, che consentirà di migliorare i collegamenti merci con il nord Italia”. A queste per Burlando và aggiunto il valico genovese “affinché venga costituita una cerniera tra Liguria, Piemonte e Lombardia”. “Sono bretelle fondamentali anche per i porti commerciali di Savona e Genova”.

Analogo il giudizio di Cota. “Le Regioni Liguria e Piemonte hanno forti ambizioni di sviluppo commerciale e turistico. Ma i soldi sono pressoché esauriti. Quindi occorre fare delle scelte condivise, soprattutto studiare infrastrutture che possano collegare meglio e in sicurezza le nostre due regioni. Mancano i fondi necessari per poter aprire i cantieri, ma oggi tutti insieme, enti locali, Regioni, Province, possiamo andare a Roma e bussare alle porte giuste affinché questa variante di cui si sente parlare da tempo possa vedere la luce”.