Albenga. Il carcere non è una struttura idoena per lui ed allora sarà trasferito in un ospedale psichiatrico giudiziario, dove potrà essere seguito e curato adeguatamente. Si tratta di A.G., il 39enne albenganese che era stato arrestato i primi di novembre ad Albenga perché si era finto carabiniere per molestare una donna. La decisione di trasferirlo è stata presa dal gip Fiorenza Giorgi. Nei prossimi giorni l’uomo verrà trasferito probabilmente nell’opg di Castiglione.
Secondo quanto accertato dai carabinieri ingauni, una donna era ferma a bordo della propria auto sul lungomare Colombo, ad Albenga, quando l’uomo le ha bussato al finestrino. “Documenti, prego”, aveva detto lo strano soggetto che si è qualificato come carabiniere, pur essendo senza divisa e senza mostrare alcun tesserino dell’Arma.
La signora – una 40enne di Ceriale – si era comunque fidata e, dopo aver mostrato patente e libretto, era scesa dalla macchina per poi essere sottoposta ad una perquisizione “speciale”. Palpeggiamenti a dir poco inopportuni, anche in parti intime, che avevano lasciato la donna basita e incapace di una reazione. Difficile, in quel momento, capire cosa stesse succedendo: una situazione sgradevole, la sensazione di un aver subito un abuso ma senza rendersi ancora pienamente conto di essere stata ingannata.
Di qui la chiamata di protesta al 112, gli accertamenti da parte dei carabinieri ingauni che avevano verificato di non avere pattuglie in servizio in quella zona e la scoperta del finto carabiniere. La 40enne aveva fornito una descrizione minuziosa dell’uomo e dell’auto del suo molestatore – un Subaru Forester di colore grigio – che era stato arrestato poco dopo nei pressi del lungomare. Le accuse per lui sono di violenza sessuale, violenza privata e usurpazione di titolo. Sembra che l’uomo avesse tentato lo stesso “approccio” con altre tre donne.