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Rivelazione di segreti d’ufficio: ex carabiniere condannato a 4 anni per favoreggiamento

Savona Tribunale

Savona. Quattro anni di reclusione per favoreggiamento. Si è chiuso con questa sentenza il processo che vedeva imputato un ex carabiniere, Giuseppe L. (ora in pensione). L’accusa contestava all’ex sottufficiale (che nella sua carriera aveva prestato servizio anche al reparto operativo provinciale dell’Arma e nella squadra di pg della Procura) di aver rivelato al suo informatore “notizie d’ufficio destinate a rimanere segrete per aiutare un suo confidente, C.B., ed alcuni suoi amici ad eludere indagini della polizia”.

A Giuseppe L. veniva contestata anche l’accusa aver acquistato da C.B, fra il 2004 e il 2005, dosi di cocaina (fino a tre, quattro grammi per volta) che poi avrebbe detenuto illegalmente “anche al fine di cederle a terzi”. Da questa accusa però l’imputato è stato assolto “perché il fatto non sussiste”. Nel corso della precedente udienza (svoltasi quasi interamente a porte chiuse) in aula aveva deposto proprio l’ex militare che aveva ribattuto punto su punto alle accuse: “Nella mia attività avevo diversi confidenti e C.B. era uno di quelli. I soli rapporti con lui erano finalizzati ad avere notizie per avviare indagini o concluderne altre in corso. Non gli ho mai fatto alcun favore. Gli unici contatti con me erano per ragioni di servizio, indagini, reati”.

L’ex militare aveva anche respinto le accuse riguardanti la droga: “Non sono mai stato fermato, né trovato con la droga o sotto l’effetto di stupefacenti. Io di droga assunta o comprata non voglio sentire parlare. E’ inaudito, inverosimile”. Al termine della discussione il pm Giovanni Battista Ferro aveva chiesto una condanna a tre anni di reclusione, 18 mesi per l’accusa di detenzione ai fini di spaccio e 18 per quella di rivelazione di segreti d’ufficio.