Economia

Pasa (Fiom Cgil): “Alla Ciet situazione tragica, operai senza stipendio da 3 mesi”

Andrea Pasa

Vado. “Ancora una volta siamo di fronte ad una situazione tragica in cui si trovano i lavoratori della Ciet Impianti. Sono ormai 3 mesi che gli operai dei cantieri di Vado Ligure e Albenga, come del resto in tutta Italia, non percepiscono stipendi e indennità di cassa integrazione. I due cantieri della provincia di Savona sono stati chiusi nel mese di giugno e i 50 lavoratori ad oggi devono ancora ricevere gli stipendi e l’indennità di cassa integrazione del mese di giugno, le indennità di cassa integrazione dei mesi di luglio e agosto oltre al rimborso del 730, la 14a mensilità e una serie infinita di denari relativi al fondo pensione di categoria Cometa. Lo scrive in una nota Andre Pasa, Fiom Cgil Savona.

In questi giorni in tutti i cantieri Ciet sparsi su tutto il territorio nazionale, i lavoratori sono in assemblea permanente con il blocco di tutte le attività e attendono una risposta soprattutto sul loro futuro, visto che la Direzione della Ciet ha dichiarato nell’ultimo incontro del mese di settembre di voler cedere in affitto una parte di lavoratori (quelli dei cantieri ad oggi ancora attivi) ad una Società praticamente vuota “Ciet srl” , mentre lasciare tutti i lavoratori (quelli dei cantieri già chiusi, quindi compreso i lavoratori di Albenga e Vado Ligure) nella Ciet Impianti spa , dove rimarrebbero e continuerebbero ad accumularsi solo debiti” prosegue Pasa.

“Il quadro economico che i lavoratori in questi mesi stanno affrontando per colpa della Ciet non è più sostenibile, è necessario che le istituzioni a partire dal Ministero del Lavoro, dove oggi è in programma un incontro tra la Ciet e le organizzazioni sindacali, utilizzino ogni mezzo per aarrivare ad una positiva soluzione, sia in termini occupazionali che economici. I lavoratori della Ciet dei cantieri di Albenga e Vado Ligure oltre alla chiusura dei due cantieri e quindi la perdita del posto di lavoro oggi hanno un problema se possibile ancora più grave , il mancato pagamento degli stipendi e delle indennità di cassa integrazione da più di tre mesi”.

“La situazione nella nostra provincia, almeno per il settore metalmeccanico, non accenna a migliorare, anzi settimana dopo settimana peggiora, con la chiusura di decine di imprese e di centinaia di lavoratori che si trovano nella migliore delle ipotesi a sopravvivere con i denari che arrivano dagli ammortizzatori sociali. Negli ultimi tre anni si sono persi centinaia di posti di lavoro nel solo settore metalmeccanico, oggi più di 1000 lavoratori sono interessati dalla cassa integrazione e circa 500 dalla mobilità, con una serie infinita di vertenze aperte con le quali conviviamo ormai da più di 2 anni, dove il minimo comune denominatore è sempre lo stesso: la totale assenza di politiche industriali nazionali e soprattutto territoriali che causeranno la cessazione delle attività o nella migliore delle ipotesi qualche centinaio di esuberi. Le istituzioni locali, Provincia in testa, giornalmente riempiono pagine e pagine di giornali dove elencano le cose fatte in tema di occupazione e di lavoro, è arrivato il momento di scrivere e soprattutto apparire meno ma finalmente cercare almeno di risolvere qualche problema” conclude Pasa.