Pietra L. Disagi agli automobilisti, accese proteste, disorganizzazione, numerosi incidenti: così è stata descritta la prima edizione della Gran Fondo di Pietra Ligure che si è svolta ieri sulle strade rivierasche. Il giorno dopo è però quello delle precisazioni degli organizzatori che vogliono mettere i puntini sulle “i”.
“Sono state dette cose molto diverse dalla realtà – sottolineano i promotori Piernicola Pesce e Domenico Anselmo – La gara si è svota in totale sicurezza e ha rispettato tutte le ordinanze date dalla Prefettura. La gara ha avuto successo ed ha visto la partecipazione di oltre 500 atleti. Non è assolutamente vero che sia caduta una moto della scorta tecnica nè tanto meno trasportata all’ospedale. Riguardo gli incidenti, sono rischi previsti nel ciclismo, ma la verità è che è caduto solo un concorrente che ha riportato una frattura al polso. Un altro concorrente è stato trasportato in via cautelativa al pronto soccorso in quanto punto da una vespa, ma questi sono i soli inconvenienti della gara: 2 su 500 ciclisti”.
“I passaggi nei Comuni costieri hanno solo causato lo stop alla circolazione di 15 minuti cronometrati – dicono ancora gli organizzatori – Per tutto il restante del percorso ci siamo preoccupati di dare in minore disagio possibile in particolar modo nel Comune di Finale coinvolto da 2 passaggi in accordi presi nei giorni scorsi con la polizia municipale e ribaditi al passagio della gara. Il percorso non è stato particolarmente lungo (97 km) in quanto trattasi di Gran Fondo e particolarmente apprezzato da molti concorrenti all’arrivo. Insomma, il bilancio è tutt’altro che negativo ma lo sappiamo che il ciclismo dà sempre più fastidio: forse non tutti sono capaci di organizzare in un fine settimana di ottobre un evento che ha portato in Riviera più di 1500 persone”.